Prima notizia sui giornali di oggi, la condanna di Marine Le Pen per uso di fondi e personale al Parlamento europeo ma per scopi di partito. "Aperta parentesi - riflette Daniele Capezzone nel suo Occhio al caffè, la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi -, se un criterio di questo genere fosse applicato agli europarlamentari eletti negli ultimi 30 anni, non so quanti e quali si salverebbero. Chiusa parentesi".
Ciò che conta, prosegue il direttore editoriale di Libero, è il fatto che già in primo grado i giudici abbiano deciso la sanzione aggiuntiva della ineleggibilità. "Le Pen dunque fuori dalla corsa per le presidenziali del 2027 proprio quando i sondaggi registravano un suo vantaggio. Come vogliamo chiamarli, questi correttori della democrazia hanno fatto bene i loro conti? Probabilmente no, forse sarà proprio per questa prepotenza che convincerà i francesi a sostenere la destra oggetto di questo abuso".
"C'è chi spara a palle incatenate contro la Le Pen e chi rovescia il quadro, è la destra che intimidisce i giudici: Domani, Stampa, Repubblica. C'è chi è mezzo e mezzo, hanno un po' torto tutti. Il premio se lo aggiudicano Polito sul Corriere della Sera e Ferrara sul Foglio".
Secondo tema: "Da tempo ci sono manifestazioni e sceneggiate anti-Tesla, a volte coccolate dai giornali italiani. Adesso si arriva agli incendi e sembra tutt'altro da escludere l'origine dolosa dell'incendio di Roma. Siamo davanti ad atti terroristici", prosegue Capezzone.
Capitolo Trump-Russia: "Ieri da Putin è arrivato un cenno, Peskov ha detto che Mosca è disponibile al dialogo. E Zelensky ha fatto trapelare di essere pronto a organizzare elezioni in caso di tregua, quindi anche in tempi molto più brevi di quanto si immaginava".
Versante italiano: "Schlein dà gli ordini a Calenda dicendogli 'faccia sapere da che parte sta' e lui risponde che per lui hanno scelto gli elettori. E a ogni azione di Calenda corrisponde la reazione di Renzi, sempre più dentro il centrosinistra".
— Daniele Capezzone (@Capezzone) April 1, 2025