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Capezzone: "Meloni da Trump, su quale giornale spunta la gigantesca gufata"

"La premier deve parlare da europea, mica da italiana! Monfalcone? Tutto sparito". La rassegna scorrettissima di Capezzone
mercoledì 16 aprile 2025

2' di lettura

"Occhio al caffè" parte con gli auguri di Daniele Capezzone al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si è sottoposto a un intervento programmato per impiantare un nuovo pacemaker. "Si prevede una degenza molto breve, una piccola convalescenza e quindi già per Pasqua il presidente dovrebbe essere pienamente ristabilito. Auguri", sottolinea il direttore editoriale di Libero, che poi entra nel vivo della sua rassegna stampa politicamente scorrettissima.

Oggi è la vigilia del viaggio di Giorgia Meloni alla Casa Bianca per incontrare il presidente americano Donald Trump. La premier "è destinataria di suggerimenti, indicazioni, moniti. Il professor Giovagnoli su Avvenire, Ferrera sul Corriere della Sera, Cerasa sul Foglio. Vi ricordate la battuta sarcastica di Montanelli? 'I francesi entreranno in Europa da francesi, i tedeschi da tedeschi e gli italiani da europei'. Questi però ci credono veramente e puntano il dito su Meloni per dirle: 'Ricordati che sei lì a rappresentare l'Europa eh, mica l'Italia! L'incontro sia da europea, non da italiana!". 

"Il giornale più impegnato in una gigantesca gufata è La Stampa, che usa la formula delle 4 firme che fanno il loro pronostico. Tutti e quattro sfavorevoli. Vedremo queste pagine, un trespolo sul letto. Un civettone su La Stampa", ironizza Capezzone.

Anche Trump ci mette del suo: giungono indiscrezioni sul rifiuto alla proposta di Bruxelles su zero dazi almeno sui prodotti industriali. I giornali criticano questa scelta ma non criticano il fatto che l'Unione europea continui a minacciare. Oggi non c'è il bazooka, però l'idea di tassare le Big Tech e mettere un dito nell'occhio degli Stati Uniti resta".

"Nella torsione alla pechinese dei giornali italiani viene presentata come legittima, anzi quasi con una punta di ammirazione, la mossa di Pechino di bloccare anche Boeing. Insomma, le mosse negoziali che fa Trump sono da 'fijo de na mign***ta', quelle che fa Xi Jinping, spesso peggiori, sono invece un legittimo esercizio di autorevolezza".

Ultimo tema, Monfalcone: "Alle attese elezioni comunali, per la debordante quantità di cittadini immigrati, era stata presentata una lista islamica, la sinistra aveva accusato il centrodestra di xenofobia e razzismo e com'è finita? Il centrodestra ha preso il 70%, la lista islamica meno del 3%. Come se la cavano Corriere, Stampa e Repubblica? Quasi cancellando la notizia... Soumahoro ha preso la sveglia ma la notizia non diamola ai lettori di sinistra".

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