"Diciamola così: la destra fa il suo mestiere che è quello di venderci ottone come fosse oro, ma ognuno può giudicare leggendo il comunicato congiunto Italia-Usa. Sostanzialmente allude a tre cose: acquisto di armi e gas dagli Stati Uniti, no alla web tax e — particolare che hanno notato in pochi — porte aperte ai servizi di intelligenza artificiale e di cloud per l’Italia e per l’Italia nel Mediterraneo. In pratica, il nostro Paese può diventare l’hub per questi servizi nel Medio Oriente". Come c'era da aspettarsi, Pier Luigi Bersani si unisce al gruppetto di compagni rossi - l'unico in Italia, del resto -, che pur di attaccare Giorgia Meloni non riesce a riconoscere il successo mediatico e diplomatico del vertice con Donald Trump a Washington.
In un'intervista rilasciata a Repubblica, l'ex segretario del Pd sposa in pieno la tesi sostenuta da Giuseppe Conte. Secondo Bersani, Meloni non sarà il ponte tra Unione europea e Stati Uniti. Al contrario, sarebbe niente poco di meno che una vassalla dell'impero americano: "Ha ribadito una sudditanza e aperto un varco al dominio statunitense: anche un bambino capirebbe che dare per acquisito l’annuncio del viaggio di Trump a Roma, gli dà la possibilità di usare l’Italia per dare uno schiaffo o una carezza all’Europa. A casa mia, se si tratta con l’Ue lo si fa a Bruxelles. A meno che Meloni non si converta a interpretare il primato europeista di Roma, dove si firmarono i trattati. Siccome le riconosco intelligenza credo che lo comprenda. La sua è un’ambiguità dalla quale non riesce a uscire. Ma una presidente del Consiglio che va a Washington lo vuol dire, per favore, che siamo contro i dazi perché i dazi fanno male alle imprese e ai lavoratori italiani? Specie se ritieni che sia un tuo amico, questa cosa la devi dire".
Infine, il solito appello all'unità del centrosinistra. Circostanza che però sembra ancora molto lontana dal realizzarsi. "Questa è un’occasione d’oro per mettersi assieme a discutere sui temi della produzione, dell’occupazione, del risparmio - ha spiegato Bersani -. Bisogna dimostrare che al di là del film che ci viene presentato dai tg e dalla propaganda di destra si costruiscono proposte concrete. Già molto è stato fatto su salari, difesa della sanità, Gaza: pur nella diversità nell’ora dei dazi occorre dare un segno di unità”.