Ormai siamo alla disperazione. Giuseppe Conte si attacca al Papa per portare qualche decimale nei sondaggi al M5s ma a sorpresa attacca duramente Trump. Leggere per credere. "Non lo inquadrerei come un Papa americano tout court. Gli anni missionari nelle diocesi povere del Perù credo gli abbiano garantito ’l’odore delle pecorè e la propensione a stare ’in mezzo al gregge', non rinserrato nei Palazzi apostolici. Le sfide per la Chiesa e il mondo sono tantissime", afferma il leader grillino, intervistato dalla Stampa, inquadrando così il Pontificato di Leone XIV, pronosticando che "sicuramente avrà un grosso impatto politico, ma in senso lato, perchè il profilo di Papa Leone XIV sembra confermare la vocazione universalistica e pluricentrica della Chiesa, la sua capacità di interpretare i segni dei tempi cogliendo le istanze delle tante periferie in cui si annidano miseria, sofferenza, angoscia".
"Penso che saprà farsi sentire e parlare con logiche che non sono proprie di nessuna fazione politica e mi auguro che sarà anche lui ’scomodò, a suo modo, come lo è stato Bergoglio", osserva ancora il presidente M5s dicendosi "certo che diventerà un grande punto di riferimento spirituale e morale anche negli Stati Uniti e che la sua solida figura farà sfigurare le intemperanze non solo di Trump ma di tutti i politici che, negli Usa, in Italia e dappertutto, fingono di risolvere i problemi a colpi di annunci e di azioni dimostrative"
. Auspica, Conte, "la fine dell’ipocrisia, ipocrisia dei nostri governanti che parlano di pace ma non compiono alcuno sforzo per costruirla, di chi finge di volere la sicurezza ma persegue il riarmo dei singoli Stati, di chi invoca i valori di libertà e poi lascia che un intero popolo palestinese venga affamato e sterminato dalle bombe del governo ’amicò di Netanyahu. Ipocrisia di chi invoca la legalità internazionale e offre salvacondotti a criminali libici accusati dei peggiori crimini contro l’umanità".