Che cosa hanno in comune i partiti di destra o di estrema destra europei, che tanto spaventano le opposizioni da est a ovest, fino all’Atlantico? Il tema viene gettato sul tavolo a Quarta Repubblica, programma di approfondimento politico e sociale di Rete 4, condotto da Nicola Porro.
Ospite in studio c’è Luca Ricolfi, noto sociologo e politologo, direttore della rivista di analisi elettorale Polena e membro dell'EAS: "Io sono andato a vedermi i programmi di questi partiti e ritrovo sempre 4 motivi fondamentali, che sono sempre gli stessi e tra l'altro li accomunano anche con un partito di sinistra, quello di Sara Wagenknecht (leader del partito BSW in Germania, ndr). Questi quattro elementi sono: da un lato la sofferenza per la deindustrializzazione e il green deal. Quest'ultimo viene visto come la causa della deindustrializzazione e della perdita dei posti di lavoro. Poi c'è l'ostilità alla cultura woke, che non è solo quella delle transizioni precoci, gli lgbt etc., ma è anche il problema della libertà d'espressione".
"Chi è contro la cultura woke spesso lo fa per difendere la libertà di espressione o almeno pensa di farlo. Poi abbiamo la preoccupazione per l'immigrazione irregolare, che è una cosa che in realtà accomuna quasi tutti gli schieramenti di destra in Europa, che siano bollate come neo-fasciste o no. E poi abbiamo quell'altro elemento abbastanza importante che è l'ostilità al riarmo europeo”.
Alla fine, il professore è perplesso sull’atteggiamento degli analisti: “Mi stupisce molto che con tutti gli scienziati sociali che abbiamo in circolazione, storici, scienziati politici, sociologi della politica etc., si continui a usare questa etichetta di estrema destra, neofascista, tentazioni naziste etc., e non ci sia uno sforzo di capire che cosa hanno in comune a livello profondo queste forze politiche, mi stupisce questa pigrizia intellettuale”.
L'intervento di Luca #Ricolfi sulle destre in Europa#quartarepubblica pic.twitter.com/F3gA9pIOv2
— Quarta Repubblica (@QRepubblica) May 12, 2025