"È stata punita l’arroganza, l’arroganza di una destra che nonostante il risultato delle regionali assolutamente di misura, ha perseverato in una totale indifferenza nei confronti delle domande che venivano dal territorio, del confronto con le opposizioni": parole pesanti quelle dell’ex ministro e consigliere regionale del Partito democratico in Liguria Andrea Orlando in merito alla vittoria della candidata sindaca di Genova del centrosinistra Silvia Salis. Orlando era stato sconfitto dal candidato di centrodestra Marco Bucci alle regionali in Liguria.
"Sicuramente le due parole d'ordine che abbiamo messo in campo qui oggi possono essere importanti anche per il nazionale; un cambiamento rispetto alla destra e l'unità delle forze progressiste. Questi due elementi credo che naturalmente valgono ovunque", ha poi aggiunto il dem riferendosi alla possibilità che la coalizione progressista che sta portando Salis a vincere le elezioni a Genova possa essere replicata anche a livello nazionale. "Oltre all'unità e al cambiamento - ha proseguito Orlando - è merito anche della disponibilità all'ascolto dei cittadini, a fronte di una destra che ha dato un segnale di autosufficienza e autoreferenzialità inquietante, che ha letto una vittoria di misura alle regionali come una sorta di plebiscito e invece si trattava di ragionare. Per fortuna nostra non hanno ragionato, hanno continuato ad urlare, ad offendere, ad aggredire e a cercare di buttare la campagna elettorale nel fango. Per questo sono stati puniti e credo che questo varrà per il futuro. Questo è un elemento". Ancora insulti contro il centrodestra.
Per l'ex ministro, a Genova ci sono "dati di incoraggiamento per tutti, anche per quelli che non hanno votato il centro-sinistra. Uno è l'aumento della partecipazione al voto, e questo è un dato molto positivo per chi ama la democrazia. L'altro è che chi usa il fango in campagna elettorale viene punito e questo credo che sia un monito anche per le prossime campagne elettorali".