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Capezzone: "Dalla farsa alla tragedia". Il prof anti-Meloni, cosa spunta sui giornaloni

martedì 3 giugno 2025

2' di lettura

"Te lo ricordi il professore di Marigliano che aveva fatto un'uscita offensiva sui social nei confronti della figlia di Giorgia Meloni? Ieri aveva fatto una intervista strappalacrime a Repubblica dicendo: sono animalista, sono vegetariano, accudisco mia madre novantenne, è morto mio padre, abbraccerei la premier e piangerei con lei. Ha pure scritto una lettera alla Meloni poi però nel tardo pomeriggio di ieri, e qui la farsa si rovescia in tragedia, ha tentato il suicidio dicendo 'mi hanno linciato'". Daniele Capezzone apre così la sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi, introducendo poi il secondo argomento di giornata.

"Meloni ha detto che domenica va ai seggi ma non ritira le schede per il referendum. Apriti cielo a sinistra: chi ha detto 'disegno autoritario', 'blasfemia', 'compressione della democrazia'. Non si ricordano che un paio di presidenti della Repubblica e la Costituzione hanno giustificato l'astensione. Oggi vedremo di tutto - spiega il direttore editoriale di Libero -: il colpo di genio di Gramellini e Magri e Sorgi che cercano di buttare la premier contro Mattarella. Intanto Avvenire zuppista, cambia il Papa ma Zuppi resta, fa l'ennesimo commento pro-referendum sulla cittadinanza".

In Polonia "i nostri euro-lirici l'altra sera erano andati a dormire tranquilli, convinti del buono stato di salute della democrazia perché il loro candidato era davanti e si sono svegliati tutti preoccupati che il sovranismo stia espandendosi. E c'è  il ritratto del vincitore delle presidenziali su diversi quotidiani, tra tutti Tonia Mastrobuoni su La Stampa: viene descritto come una specie di Lacerenza o come il brasiliano, ex pugile, trafficante tra escort e festini... Insomma, ha vinto la destra e quindi è un figlio de na mign***a. Inutile spiegare che il suo partito non è filo-russo: questi non si danno pace".

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