A urne ancora aperte, difficile credere in un ribaltone. E così il flop della sinistra sul referendum è sotto gli occhi di tutti. Lo era già alle 19 di domenica 8 maggio, quando l'affluenza era al 16,16 per cento e, in precedenza alle 12, era al 7,4 per cento. Inutile dire che le reazioni di centrodestra non sono mancate. Forza Italia, con un post serale pubblicato su Facebook, ha ironizzato: "Scusate se oggi non abbiamo postato nulla, eravamo tutti al mare". La foto? Una piscina con un salvagente con la bandiera del partito e a bordo infradito, pallone e occhiali da sole.
D'altronde il quorum auspicato dai promotori, tra cui Cgil e Pd, è lontanissimo. E pensare che poco prima dell'ufficializzazione dei numeri, Maurizio Landini andava dicendo: "Noi abbiamo un obiettivo molto preciso, noi non abbiamo raccolto le firme per fare un atto politico, ma per cancellare le leggi, perché noi in parlamento non ci siamo e noi come sindacato e come cittadini normali non abbiamo un altro strumento se non il referendum".
Dunque, "il nostro obiettivo esplicito è il quorum, se non lo raggiungiamo non abbiamo raggiunto l’obiettivo". E tutto sembra andare in questa direzione. Con la sinistra che alle 23 vede l'affluenza non superare il 22 per cento. Neppure il blitz in spiaggia di Europa Verde è riuscito a invertire la rotta: gli italiani alle urne hanno preferito la spiaggia. Proprio come gli azzurri.