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Ilaria Salis, "fanc*** la bianchezza": l'ultima vergogna

Guerriglia a Los Angeles, l'europarlamentare di Avs difende gli immigrati e attacca: "La società per cui lottiamo è meticcia, solidale, aperta"
mercoledì 11 giugno 2025

3' di lettura

Los Angeles e gli Stati Uniti bruciano, con scene da guerra civile alle porte, e Ilaria Salis dall'Italia (o forse più probabilmente dalla sua comoda poltrona di europarlamentare tra Strasburgo e Bruxelles) soffia sul fuoco via Instagram. 

L'attivista antifascista ancora a processo in Ungheria con l'accusa di aver partecipato al pestaggio in strada a Budapest di un militante di estrema destra (e ancora a rischio carcere, vista la possibilità del ritiro della sua immunità parlamentare) nonché eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra pubblica sui social la foto dei disordini in California, dove il presidente americano Donald Trump ha inviato per la prima volta dal 1965 la Guardia nazionale e i Marines per sedare la guerriglia scatenata degli immigrati che si oppongono alla politica di espulsioni della Casa Bianca. Un clima rovente che ha portato ad "arresti di massa" nella notte italiana, con il governatore democratico dello Stato Gavin Newsom che ha parlato di "democrazia sotto attacco". Dal canto suo Trumo ha bollato come "animali" i protagonisti delle rivolte violente, che si sono allargate anche al Texas

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E Salis che fa? Piazza un bel "f***k ICE" su quella foto, traducibile con un "Vaff***o Ice", laddove non si parla del ghiaccio ovviamente ma dell'Immigration and Customs Enforcement, l'agenzia federale parte del Dipartimento della Sicurezza interna degli Stati Uniti, responsabile del controllo della sicurezza delle frontiere e dell'immigrazione. Quindi scrive quello che per certi versi è il manifesto in politica interna ed estera della sinistra radicale italiana. Cita le parole della ministra trumpiana Kristi Noem, "Più che una città di immigrati, abbiamo a che fare con una città di criminali", definendole "il solito discorso miserabile e manipolatorio che associa le persone razzializzate alla delinquenza, al fine di isolarle e renderle bersaglio d’odio e costruire un comodo capro espiatorio".

Insomma, siamo dalle parti del grande complotto e che secondo Salis "non appartiene solo all’amministrazione Trump, ma che l’estrema destra italiana ed europea" a suo dire "spalleggiata da media populisti e compiacenti". Una storia, sottolinea, già vista in Israele che "disumanizza i palestinesi". "Chi si indigna per le infami politiche di Trump, per le ignobili operazioni di cattura e deportazione delle persone migranti, non può voltarsi dall’altra parte di fronte a ciò che accade qui, in Italia e in Europa".

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Si passa dunque alla richiesta di "abolire immediatamente realtà altrettanto infami come CPR, deportazioni e discriminazioni" e controbattere alle politiche di destra che puntano, assicura Salis, "a realizzare il suo sogno suprematista di remigrazione". L'europarlamentare rossa vuole una sinistra dura e pura, in grado di fare barricate, ci lega addirittura il voto sul referendum e premette: "Siamo in tempi difficili — quando sulla cittadinanza anche molti lavoratori votano NO — e sappiamo di essere una minoranza". E nel nome dell'antirazzismo sgancia i suoi slogan contro il centrodestra: "Il loro incubo è la 'sostituzione etnica' - sottolinea riferendosi genericamente alle destre -. La società per cui lottiamo è meticcia, solidale, aperta. Perché una società giusta o lo è per tutti, o non è". Infine, la ciliegina su una torta fatta di contrapposizione violenta e infarcita di odio politico che vorrebbe far ripiombare l'Italia nel fuoco ideologico degli Anni Settanta: "F***k ICE, fan***o la bianchezza!". Qualcuno aveva il dubbio che certo anti-razzismo sia in realtà più violento dei nemici che dice di voler combattere. Leggendo questo delirante appello, ne avrà avuto conferma.

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