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Riccardo Magi, tutti i fallimenti dell'uomo che insulta Meloni

L’ultimo tonfo del capo di +Europa è stato il referendum sulla cittadinanza Tra utero in affitto e canne non ha mai vinto una battaglia. Non era facile
di Alessandro Gonzato lunedì 16 giugno 2025

4' di lettura

Il pubblico, diceva Oscar Wilde, è meravigliosamente tollerante, perdona tutto tranne il genio. Riccardo Magi non deve scusarsi con nessuno. Il segretario di +Europa – impresa memorabile, non quella di capeggiare +Europa – è stato il promotore, l’anima e il portabandiera del referendum sulla “cittadinanza facile” che hanno rifiutato perfino i clandestini. Pochi giorni prima del disastro, per giustificare i 100mila euro annui da deputato, si era presentato in parlamento travestito da Fantasma Formaggino e aveva denunciato «la censura e il boicottaggio delle destre». Le quali, avessero davvero sabotato il voto – magari rinviandolo sine die – avrebbero evitato al Magi la figura del ragionier Filini che organizza la settimana bianca della “Megaditta” a Ortisei, ma a inizio estate: «La neve, ecco la neve, che bello!», grida Fantozzi scendendo dal treno avvolto in un’aderente tuta da sci blu elettrico. Attorno, turisti in bermuda. La comitiva di cui fa parte anche il cacciaballe Calboni s’accorge che qualcosa non torna, ma Filini certo della propria organizzazione rilancia: «Ma non lo vedete il cartello “Ortisei”? Tra poco arriverà il pulmino e ci porterà tutti sulla neve!». Preso atto della situazione Fantozzi, che aveva promesso alla moglie Pina che con lo sci avrebbe perso almeno cinque chili, decide di farsi ricoverare nella clinica dell’inflessibile dietologo Birkermaier. Distrutto dalla fame, costretto a venti giorni di digiuno totale e rinchiuso in una cella, il ragionier Ugo cede alle “polpette di Bavaria”, provocando l’ira del carceriere.

INSULTI
Anche Magi ha rischiato le penne per colpa del cibo, per ragioni diverse: fuori da Palazzo Chigi – siamo a fine 2023 – ci sono quelli della Coldiretti capeggiati dal presidente Prandini. Magi e il collega Della Vedova si mettono a protestare contro lo stop alla carne sintetica. Possono farlo in qualsiasi altro luogo ma si mettono lì. Prandini viene preso dal raptus di Carletto Mazzone che da allenatore del Brescia corre sotto la curva dei rivali dell’Atalanta con le vene del collo che sembrano le corde di una campana: «Buffoni, ridicoli, delinquenti!». Parte qualche spintone. La coppia anti-carnivora viene salvata da alcuni giornalisti che si frappongono e rischiano di fare la fine dell’arbitro negli incontri di wrestling.

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Che tempra, il Magi: un anno fa di questi tempi era in Albania davanti ai centri-migranti che provava a farsi gonfiare come una zampogna, e d’altronde se ti dimeni come un ossesso di fronte non a uno ma a due premier, Meloni e Rama, può succedere che le guardie del corpo di quest’ultimo quantomeno ti spostino di peso. Poi, certo, quando il servizio di sicurezza albanese si accorge che sei Magi di +Europa e che vuoi solo farti inquadrare come i disturbatori dietro agli intervistati finisce tutto con una simpatica pernacchia. La fenomenologia del Magi è costellata di trionfi: 2010, elezioni regionali in Lazio, candidato consigliere nella Lista Pannella-Bonino: 150 preferenze, forse un condominio; elezioni politiche 2013, Lista Amnistia Giustizia Libertà, mancato raggiungimento della soglia di sbarramento; alle concomitanti Regionali in Lazio (di nuovo) prende 32 preferenze: altro che condominio, al massimo quelli del terzo piano, famiglie numerose. Trovate una poltrona a quest’uomo, Santiddio! Nel 2013 si candida ancora, stavolta al Consiglio comunale di Roma a sostegno del futuro sindaco Marino, il “marziano”, e finalmente Magi guadagna lo strapuntino. Nel 2016, ancora a Roma, si ricandida a sostegno di Giachetti ed è di nuovo fiasco. Qualcuno maligna che il capo di +Europa sia l’Egidio Calloni della politica, lo “sciagurato Egidio” coniato da Gianni Brera per i clamorosi errori sottoporta.
E però va detto che Calloni quando giocava al Milan i suoi allori li ha avuti.

CAPORETTO
Magi ha perso pure quando ha vinto: eletto segretario dei Radicali, questo fu il commento di Pannella: «In lui non c’è nulla di nuovo, mi sono astenuto perché è un minestrone, non è né carne né pesce». Era il 2 novembre 2015, il giorno dei Morti. Magi è contro il taglio dei parlamentari? I parlamentari vengono tagliati, elementare Watson. Più Europa nel 2022 non è riuscito a superare il 3% - segato ancora dalla soglia di sbarramento - nonostante i milioni di Soros. E però Magi e pochissimi altri sono comunque riusciti a strappare un posto da onorevoli. Magi, “mister quorum”, sabato s’è segnalato anche come grande animatore del Gay Pride di Roma, dove ci fosse stata un’elezione avrebbe perso o al massimo sarebbe stato ripescato. Con due arcobaleni disegnati sotto gli zigomi ha brandito un cartello col volto della Meloni e la scritta “Amica dei dicktators”, dove dick sta per una parola che inizia con “c” finisce per “o” e in mezzo ci sono un paio di “z”. Magi è lo stesso che fa venire due zebedei così col sessismo. Tra le mille disfatte a curriculum vanta la battaglia a favore dell’utero in affitto e quella per le canne libere. Un talento colpisce un bersaglio che nessun altro può colpire. Un genio colpisce un bersaglio che nessun altro può vedere. Magi non è Robin Hood e ha perso perfino le frecce.

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