Ius scholae, partita chiusa. Da Cologno Monzese, nel giorno della presentazione dei palinsesti Mediaset per la prossima stagione, è Pier Silvio Berlusconi a dirlo in maniera inequivocabile. L'amministratore delegato di Mediaset riesce nell'impresa di non usare parole troppo dure nei confronti di Antonio Tajani, leader di Forza Italia che da mesi rilancia il tema che piace al centrosinistra ma per nulla agli alleati di governo, e tenere così unita la coalizione di centrodestra.
Anzi, con abilità da politico navigato, il figlio del Cavaliere si premura di precisare di essere "personalmente favorevole allo Ius Scholae, lo sento profondamente. Se un ragazzo ha fatto un percorso scolastico qui, è italiano più di me" Però, ed è questo il vero cuore del suo intervento, non può essere considerato una priorità politica in questo momento: "Non è questione ideologica, ma di tempistiche. Oggi in Italia ci sono quattro o cinque temi più urgenti da affrontare. Il principio è giusto, ma i tempi vanno valutati. Parlo anche da padre: mi sembra una questione di buonsenso. Mi sorprende che sia ancora divisiva. Ma bisogna scegliere con attenzione cosa viene prima", ha concluso Pier Silvio.
Musica per le orecchie di Matteo Salvini, leader della Lega, da sempre in prima fila contro qualsiasi politica che strizzi l'occhio all'immigrazione "facile". "Noi non condividiamo il principio di accorciare i tempi per concedere le cittadinanze - specifica il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastratture -, e sicuramente non è una priorità per gli italiani. Partita chiusa, tema archiviato, se ne occuperà semmai la sinistra fra trent'anni se vincerà".
Poche ore fa, a E' sempre CartaBianca su Rete 4, Elly Schlein si era detta "disponibile al confronto". Tuttavia, queste le parole della segretaria del Pd, "no alle prese in giro". Dal canto suo lo stesso Tajani aveva glissato: "Punti di contatto con il Pd? Io posso parlare con tutti. Sono stato il presidente di Schlein quando ero al Parlamento europeo, quindi la conosco benissimo. Parlo con tutti, parlo pure con Conte, che non è mica un mio nemico personale. Fratoianni non è mica un mio nemico personale. Posso non condividere le loro idee, ma questo non significa che non parlo con loro. Le nostre proposte sono alternative a quelle del Pd sia per quanto riguarda la cittadinanza, sia per quanto riguarda la giustizia".