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Pro Pal contro Libero, FdI: "Da regime sovietico, attacco vergognoso"

giovedì 10 luglio 2025

6' di lettura

Erano quattro gatti, certo. Gridavano slogan da repertorio classico, dal "servi dei sionisti" a "Intifada fino alla vittoria" e ovviamente "Palestina libera". La protesta dei pro-Gaza davanti alla sede milanese di Libero e il Giornale è stata sì una roba da operetta, una ventina di giovanotti arrivati poco dopo le 11 di mattina e andati via alle 12.30 in punto, giusto in tempo per andare a pranzo, tuttavia resta un problema politico e sociale da non sottovalutare.

La concezione che certa sinistra, cosiddetta "democratica", ha della stampa e, appunto, della democrazia. Un mondo in cui la libertà di parola e di pensiero vale solo laddove corrisponde alla loro. "In un clima di crescente intolleranza è importante riaffermare l il valore della libertà di stampa e il diritto di esprimere le proprie idee, così come sancito dalla nostra Carta costituzionale. Ai direttori de il Giornale e di Libero, Alessandro Sallusti e Mario Sechi, e ai loro giornalisti, giunga La mia sincera vicinanza". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa.



"Quanto accaduto oggi davanti alle sedi de Il Giornale e Libero è un episodio grave che non può essere sottovalutato. La protesta inscenata da Potere al Popolo, organizzazione nostalgica dei peggiori regimi sovietici, ha assunto toni intimidatori e aggressivi, puntando chiaramente a delegittimare due testate colpevoli, secondo loro, di aver raccontato fatti reali e documentati - sono le parole di Galeazzo Bignami, capogruppo dei deputati di Fratelli d'Italia tra i primi a commentare la vicenda -. Non possiamo permettere che nel nostro Paese si crei un clima ostile verso il giornalismo libero e indipendente, soprattutto da parte di chi vorrebbe imporre un pensiero unico usando la piazza come strumento di pressione politica. La libertà di stampa è un pilastro fondamentale della democrazia, e chi la attacca mette in discussione le basi stesse della nostra convivenza civile. Ai giornalisti e agli operatori dell'informazione de Il Giornale e Libero va la mia totale solidarietà e il mio ringraziamento per il loro impegno quotidiano nel raccontare la realtà con coraggio e senza censure". 

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 "Giornalisti de Il Giornale e Libero presi di mira da un sit-in dei manifestanti Pro Pal: la loro colpa sarebbe quella di scrivere articoli di vicinanza al popolo ebraico. A loro va la più sincera solidarietà. Un attacco gravissimo, addirittura messo in atto presentando delle vere e proprie liste di proscrizione con i volti dei giornalisti definiti 'servi' e rappresentati su dei volantini come dei poliziotti - gli fa eco Giovanni Donzelli, deputato di FdI e responsabile organizzazione del partito della premier Giorgia Meloni -. Un vergognoso attacco alla libertà, prima ancora che al diritto di cronaca e critica: come sempre a sinistra sono abituati a dare lezioni sulla libertà di stampa solo quando i giornalisti la pensano come loro". 

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Dalle file del centrodestra, si espone anche la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d'Italia, NM, Udc, Maie: "Intollerabile attacco alla libertà di stampa e di espressione e a Israele, quella messa in atto questa mattina dai Pro-Pal e membri dei centri sociali, sotto le sedi del Giornale e Libero a Milano. Proprio quello che dicono di voler difendere, la pace e la libertà, viene falcidiato dai loro gesti che dovrebbero essere condannati da tutti i partiti dell'arco politico, senza distinzioni di sorta. Sono loro, travestiti da pacifisti ma guerrafondai di fatto, a criminalizzare e intimidire chi ha l'unica colpa di fare il proprio mestiere in piena di libertà di pensiero sancita dalla Costituzione e dalla Carta dei diritti dell'uomo: quello di dare notizie, che possono piacere o meno ma non devono mai essere usate per mettere alla gogna chi ha un'idea diversa dalla tua. Solidarietà alle redazioni dei due quotidiani, ai rispettivi direttori e alla famiglia di editori liberi Angelucci che, sono certa, non si piegheranno alle menzogne che inutilmente provano a seminare questi odiatori seriali, professionisti del disordine e tupamaros dell'incoerenza". 

"Il presidio inscenato oggi da militanti di Potere al Popolo davanti alle sedi de Il Giornale e Libero rappresenta un gesto inaccettabile, che va ben oltre la legittima manifestazione del dissenso. È un atto di pressione politica che rischia di compromettere la libertà di stampa, pilastro irrinunciabile di ogni democrazia. In uno Stato libero, i giornalisti devono poter svolgere il proprio lavoro senza minacce né tentativi di delegittimazione. Esprimo la mia piena solidarietà alle redazioni coinvolte, che ogni giorno operano con serietà, anche quando raccontano verità scomode. Fratelli d'Italia sarà sempre al fianco di chi difende la libertà e il pluralismo, contro ogni forma di intimidazione". Lo ha dichiarato il vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Elisabetta Gardini.

"Esprimo piena solidarietà ai direttori e alle redazioni di Libero e il Giornale, fatti oggetto di pressioni e contestazioni da parte di attivisti pro Palestina per le loro linee editoriali. E ribadisco con forza il valore del pluralismo informativo e la ferma condanna di ogni atto che colpisca la libera espressione del pensiero. In un momento storico di tensioni internazionali occorre ricordare che la tutela della libertà di stampa è la garanzia più solida contro ogni deriva autoritaria, e il presupposto di un confronto civile e democratico", ha affermato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. 

"La libertà di stampa è un principio sacrosanto che non conosce eccezioni o deroghe e non può essere invocata a piacimento. Le attività dei Pro-PAL e dei rappresentanti dei centri sociali, che stamattina hanno messo in scena una vergognosa protesta davanti alle sedi de Il Giornale e Libero, devono essere duramente stigmatizzate. Tutto il nostro sostegno alla famiglia Angelucci che, con coraggio e determinazione, ha sempre fatto del pensiero libero il pilastro fondante dei suoi quotidiani. Siamo, inoltre, particolarmente vicini ai direttori e ai giornalisti dei due giornali nella certezza che mai si piegheranno di fronte a pressioni politiche pericolose e strumentali che evocano giorni bui della nostra storia". Così Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, in una nota.

"Solo chi non conosce le giornaliste e i giornalisti e non ha mai frequentato le redazioni de Il Giornale e di Libero poteva pensare di intimorirli con una manifestazione così grossolana, ideologica e a tratti violenta. Le accuse lanciate deliranti, la partecipazione al picchetto di questa mattina ridicola, ma sarebbe sbagliato sottovalutare questo tentativo di intimidire la libera stampa, rimanere in silenzio mentre qualcuno alimenta un clima di tensione e addirittura di paura. Solidarietà alle giornaliste e ai giornalisti e a tutte le lavoratrici e ai lavoratori delle testate". Lo afferma Paolo Emilio Russo, deputato e responsabile dei rapporti con la stampa nazionale di Forza Italia, in una nota.

"Strumentale la protesta degli attivisti Pro Pal e dei centri sociali davanti alle redazioni de Il Giornale e Libero. Non esistono libertà di serie A e libertà di serie B: il diritto di esprimere opinioni e di raccontare i fatti secondo la propria linea editoriale è un principio inviolabile e non può essere messo in discussione da chi agisce per calcolo ideologico o per alimentare tensioni politiche. Vicinanza ai direttori e alle redazioni di Giornale e Libero, che continueranno a fare il proprio lavoro con serietà e coraggio, senza cedere a intimidazioni che ricordano epoche lontane", ha affermato il presidente dei senatori Fi Maurizio Gasparri. 

"La mia solidarietà e quella di Italia Viva ai direttori e alle redazioni di Libero e il Giornale per le contestazioni ricevute. Si possono e si debbono avere idee diverse ma mai la contestazione può arrivare all’attacco alle persone. La stampa è presidio di libertà e democrazia sempre", ha fatto sapere Matteo Renzi.

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