"Sinceramente ho dovuto leggere più volte quanto battuto dalle agenzie di stampa che riportano le dichiarazioni di Margherita Cassano, prima presidente della Cassazione nell'ambito di un suo intervento ad un convegno sul tema carcerario a Firenze": lo ha dichiarato in una nota Elena Meini, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Toscana, definendosi "allibita" per l'ultimo intervento della Cassano.
A far storcere il naso alla leghista, in particolare, le parole della toga sui Centri per il rimpatrio. "Se le persone migranti nei Cpr le teniamo semplicemente contenute, lontane da casa, senza un lavoro, senza nessuna prospettiva per il loro futuro, noi non facciamo altro che creare le condizioni affinché diventino domani manovalanza del crimine", ha detto. Aggiungendo poi di immaginare per la Toscana il lancio di un portale del lavoro per i migranti, che verrebbero così intervistati "sulle loro abilità professionali, sul lavoro che facevano nei loro Paesi di provenienza prima di approdare in Italia, per prevedere e programmare poi interventi lavorativi mirati nei diversi territori sulla base delle loro competenze".
Le parole della Cassano, secondo l'esponente del Carroccio, fanno pensare che i migranti nei Cpr "in realtà non siano già dei delinquenti, magari pure tra i più pericolosi per la collettività. Secondo il magistrato dovrebbero essere 'intervistati sulle loro abilità professionali, per prevedere interventi lavorativi mirati a loro dedicati' mentre a nostro avviso bisognerebbe maggiormente impegnarsi a trovare una collocazione lavorativa per i tanti toscani perbene che sono tuttora disoccupati", ha sottolineato Elena Meini. Che ha chiosato: "Dissentiamo completamente con le dichiarazioni della presidente Cassano e ribadiamo la necessità di aprire un Cpr anche nella nostra Regione".