A raccontare quanto accaduto in Maremma, a Castiglione della Pescaia, è Rosy Bindi. Tra i 600 evacuati a causa di un grave incendio c'era anche lei, ospite di un campeggio. "Ero andata a trovare i miei ragazzi al mare: tra nipoti e pronipoti stiamo arrivando a sette... Ma non ho beccato la giornata giusta. Avevamo appena finito di pranzare in hotel: era una giornata bellissima, prima ho visto delle nuvole nere, poi scoppi ripetuti: erano le bombole del campeggio. Ci hanno evacuati tutti, circa 600 persone", spiega così al Corriere della Sera.
Una meta non nuova per la sinistra. Proprio la pineta di Roccamare è da sempre il buen retiro estivo di Romano Prodi. L'ex ministra ricorda "il legame con Roccamare di Prodi e tutta la sua famiglia è importante. Ho forte il ricordo di quando Romano, da premier, partiva da Bologna con la sua auto, con le valigie sul tetto, come una famiglia normalissima. La mia casa è tra il castello di Gargonza, luogo a lui molto caro e dove portava il governo in ritiro, e Monte San Savino. Mi passava a trovare e discutevamo. La cosa che ricordo di più era l’intesa tra lui e sua moglie Flavia. Un’intesa granitica, sul piano sentimentale quanto su quello politico. In queste chiacchierate eravamo sempre in tre, insomma".
E proprio la villa di Prodi a Roccamare fu tema di dibattito politico. Bindi però assicura: "Ma quale villa. Era la casetta al mare di una famiglia normalissima. Che poi era il vero vantaggio di Prodi rispetto a Berlusconi". Senza tessera del Pd dal 2018, l'ex ministra afferma: "Ho sempre votato il Pd. Se mi prendo qualche libertà, quando i candidati non sono accettabili, lo faccio sempre nel perimetro della vera alternativa alla destra".