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Nicola Fratoianni, menzogna e sciacallata: "Vergogna Meloni! Dei morti parla solo oggi". Ma...

giovedì 17 luglio 2025

2' di lettura

Puro sciacallaggio. Anche di fronte a un attacco che ha causato la morte di due donne, Nicola Fratoianni non si risparmia. E così, dopo il raid di Israele sulla chiesa cattolica a Gaza, ecco che il leader di Sinistra italiana prende di mira Giorgia Meloni. "L'esercito israeliano stamattina ha colpito la chiesa cattolica a Gaza, con morti e feriti gravi e lo stesso parroco Padre Romanelli è rimasto leggermente ferito - ricostruisce la vicenda il deputato in un post su Facebook -. Netanyahu prosegue nel suo disegno criminale. Per noi che denunciamo il genocidio e la brutalità dal primo giorno non è una novità".

Ecco allora il riferimento al premier: "Fa pensare e fa pure rabbia, invece, che la presidente del consiglio Meloni abbia detto solo oggi una parola un po' più netta del solito, solo dopo che Netanyahu ha attaccato una chiesa cristiana. Delle migliaia di morti palestinesi e del tiro a segno sui bambini che chiedono cibo e acqua quasi mai nulla, tranne ogni tanto qualche frase di vuota e inutile retorica. La vergogna, la complicità e l'ipocrisia camminano sempre a braccetto".

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Peccato però che quella di Fratoianni sia l'ennesima menzogna. Non più tardi di tre settimane fa il presidente del Consiglio ha condannato le azioni sulla striscia di Gaza. "Su questo sarò molto franca - aveva replicato a chi le chiedeva se, come Sanchez, pensava che a Gaza fosse in corso un genocidio -, perché sono convinta che una sospensione dell'Accordo d'associazione con Israele da parte dell'Ue sarebbe un errore. Non si tratta qui di giustificare le azioni israeliane a Gaza - aveva precisato - l'Italia è stata molto netta su questo punto". Ma per essere più chiara lo aveva ribadito: "La situazione umanitaria nella Striscia è ingiustificabile, come peraltro ho avuto già modo di dire in Parlamento". Insomma, "ritengo sia ora necessario giungere a un cessate il fuoco, al rilascio degli ostaggi, al pieno accesso umanitario alla popolazione". Ovvio, parlare di genocidio non sta né in cielo né in terra. Ma, per Meloni, nemmeno quanto compiuto nelle ultime settimane da Idf è tollerabile. Forse, Fratoianni aveva scordato queste parole del premier.

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