Anche Giorgia Meloni commenta la decisione della Procura di Palermo di ricorrere in Cassazione contro l'assoluzione di Matteo Salvini sul caso Open Arms. "È surreale questo accanimento, dopo un fallimentare processo di tre anni - a un ministro che voleva far rispettare la legge - concluso con un'assoluzione piena. Mi chiedo cosa pensino gli italiani di tutte queste energie e risorse spese così, mentre migliaia di cittadini onesti attendono giustizia". Questo il messaggio scritto sui social dalla presidente del Consiglio.
Sconcerto era stato espresso da Matteo Piantedosi. Il ministro dell'Interno non ha potuto fare a meno di notare che "stride molto che in una sede giudiziaria storicamente impegnata su temi importanti - la procura di Palermo è nella nostra attenzione e nella nostra stima, è quella che ha arrestato Matteo Messina Denaro - ci sia anche questo valore simbolico negativo e ci sia un ufficio giudiziario che ritiene che un ministro della Repubblica possa essere indagato per reati così gravi per aver semplicemente praticato una politica di contrasto a un fenomeno odioso. Sul quel tipo di approccio ormai stanno convergendo tutta l'Europa e tutto il mondo e in Italia invece i ministri vengono processati". Ecco allora che in occasione della quarta edizione dell'evento 'Parlate di mafia', il titolare del Viminale si è detto "dispiaciuto umanamente, personalmente e anche professionalmente" per Salvini.
La Procura di Palermo ha infatti depositato il ricorso in Cassazione contro la sentenza che ha assolto dai reati di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio il leader della Lega. Si tratta del cosiddetto "ricorso per saltum" che consente di evitare il giudizio di appello e di ottenere direttamente una pronuncia della Suprema Corte.