Al circo, diceva Moira Orfei, devi provare un numero per quattro-cinque anni, perché davanti a una tigre non c’è raccomandazione che tenga. Ieri, in parlamento, il tendone 5Stelle ha proposto una bandiera umana della Palestina, e chissà il tempo per memorizzarne i quattro colori, oltre allo studio per distribuire a ciascuno dei trentasei deputati la camicia giusta: a chi nera, chi bianca, rossa e verde. I primi, funerei dalla testa ai piedi (hanno scatento gesti apotropaici tra l’emiciclo) parevano beccamorti; poi i barellieri (ce n’è sempre più bisogno); in alto i seguaci del Gabibbo e a sinistra quelli in veste ospedaliera. Rullo di tamburi... Numero riuscito! Gli onorevoli esultano a suon di selfie, momenti di gloria. È già uscito il docufilm: “Vieni avanti gretino”. Che regia, signori! Ma il merito è anche dei protagonisti: in prima fila, per dire, c’era Vittoria Baldino, una che poche ore prima interrogata in tivù sul caso Almasri aveva dimostrato una sontuosa preparazione politico-giuridico-diplomatica: «La presidente del Consiglio, sinceramente, scusate, fa schifo!». E per confermare la capacita d’analisi l’ha ribadito: «Mi fa schifo!». Tempo fa, sempre in televisione, disse: «Abbiamo fretta che il ministro Tria firmi il “decreto rimborsi”, perché i risparmiatori aspettano di essere truffati». Nulla a che vedere col Superbonus né col Reddito di cittadinanza, capiamoci.
Al centro del vessillo garriva Riccardo Ricciardi, il capogruppo dell’intellighenzia contiana, esperto in Medio Oriente («Oggi questa bandiera non la esponiamo altrimenti ce la strappate, la mettiamo sulla nostra pelle») ma pure in altre materie: «Nella storia»- straordinario numero dello scorso ottobre alla Camera- «chi ha fatto l’Olocausto era una democrazia». Il democratico Terzo Reich. Gli artisti grillini ieri erano su di giri: il loro capo, Giuseppe Conte, in merito al caso Almasri poco prima aveva tuonato che lui - «Meloni ma come ti permetti!» - non scappa dalle proprie responsabilità e non s’è mai sottratto ai processi. In quello contro Salvini, “Open Arms”, ha proferito 20 «non ricordo», 14 «forse» e 31 «credo», quest’ultimi non professioni di fede. $ stato il primo presidente del Consiglio della Repubblica a disconoscere davanti a un giudice l’operato del suo ministro dell’Interno, allora il leghista, ma di certo non ha pesato il fatto che il Conte nel frattempo fosse passato dal governo con la Lega a quello col Pd, oplà, com’era quello spot? Poltrone e sofà, il “gra-tu-i-ta-men-te” della qualità!
M5s, buffonata pro-Pal: ecco come si presentano in Parlamento
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani parla degli aiuti alla Palestina e il Movimento 5 Stelle mette...Comunque: ieri lo statista di Volturara Appula ha sbraitato, ancora, sul riconoscimento dello Stato palestinese, ignorando alcuni dettagli peraltro previsti dalla Convenzione di Montevideo del ’33, tuttora in vigore: a) Dev’esserci un territorio definitivo, e non c’è; B) Una popolazione permanente, neppure; c) Un unico governo, e in Palestina ce ne sono due, uno – dettaglio da poco – in mano ai terroristi di Hamas. Andiamo avanti, venghino signori venghino. Il governo ottiene il via libera definitivo al Ponte sullo Stretto? Ecco che i pentastellati, e il numero stavolta è della senatrice Barbara Floridia, scrivono un’altra gloriosa pagina: «Cittadini, inviatemi tutto, foto, video, segnalazioni. Ovunque partano lavori, rilievi, sopralluoghi! Dobbiamo sapere, io sarò la vostra voce! Loro devono sapere che saremo lì a controllare ogni passo che faranno». E ancora, la Floridia: «Non permetterò che si seppellisca la verità sotto miliardi di cemento e propaganda. Tutti dovranno conoscere lo scempio che verrà!».
E però così nel campo largo si rischia uno scontro fra titani: come potrà accettare, il Bonelli, di essere scavalcato dai 5Stelle nella competizione degli esposti? Ogni mattina, a Roma, quando sorge il Sole, Angelo Bonelli si sveglia e ancor prima della doccia – al massimo novanta secondi, l’ha detto lui – sa che dovrà precipitarsi al primo posto di polizia per presentare una denuncia, una querela, qualsiasi cosa. Signori e signore, grazie per aver assistito allo show: gli artistivi salutano e vi danno appuntamento al prossimo irresistibile spettacolo!