"La regione è contendibile". Intervistata dal Corriere della Sera, Mara Carfagna riflette sulle regionali nella "sua" Campania e lancia un esplicito e per certi versi clamoroso messaggio al centrodestra. L'ex parlamentare e ministra di Forza Italia, passata poi con Carlo Calenda in una fugace e deludente esperienza nel Terzo Polo con Azione, è tornata a casa con Noi Moderati di Maurizio Lupi, e si dice pronta a schierarsi in prima persona, come candidata governatrice.
"Ho detto e confermo che se il centrodestra mi chiedesse un impegno personale e diretto ci rifletterei, per il momento ribadisco il mio sostegno alla candidatura in campo del viceministro Cirielli", premette riguardo al candidato di Fratelli d'Italia per sgombrare il campo dagli equivoci. "Non darei però troppo valore ai sondaggi sulle singole persone, in questa fase hanno un valore limitato. Le Regionali non sono una gara tra centometristi ma una partita a squadre: contano moltissimo le liste, le intese, i programmi, il raccordo con gli eletti del territorio", prosegue.
"Penso sia giusto - aggiunge - prendersi tutto il tempo necessario per definire squadra e programma che incideranno sul futuro della Campania almeno per i prossimi cinque anni. Tutti sanno poi che in Campania vincerà chi saprà tessere alleanze con il mondo riformista, che esiste, è vivace, produce un'ottima politica di territorio. E io non riesco a immaginare che sindaci e consiglieri di ogni sigla dell'area moderata e centrista si impegnino a sostegno della scelta populista ed estremista del Pd", che virerà sul grillino Roberto Fico come candidato (anche se c'è da sistemare il governatore uscente e capobastone dem Vincenzo De Luca e trovare un posto per suo figlio Piero).
"Credo che la riflessione del centrodestra riguardi soprattutto la possibilità di intercettare queste energie", prosegue nel suo ragionamento Carfagna, secondo la quale come detto "la Campania è assolutamente contendibile. Potrebbe essere la sorpresa di questo autunno. Il ciclo di Vincenzo De Luca è finito, non credo che i cittadini vogliano tenerselo come governatore-ombra, il ruolo che senz'altro avrà se vince la sinistra".