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La Festa dell'Unità di Sestri inquina il torrente ligure

di Caterina Spinelli domenica 7 settembre 2025

3' di lettura

Coerenza, questa sconosciuta. A Sestri Levante il Partito Democratico ne combina un’altra delle sue. E in barba alla causa ecologista di cui tante volte si è fatto portavoce, ecco lo scivolone degli scivoloni: alla Festa dell’Unità gli scarichi finiscono nelle acque bianche. Tutto vero e per raccontarlo bisogna fare un passo indietro. È il 23 agosto, la Capitaneria di Porto nella frazione di Riva Trigoso viene raggiunta da una telefonata anonima. L’oggetto? Gli scarichi di alcuni rubinetti utilizzati dagli organizzatori per pulire piatti o prepararli.

La scoperta? Di cinque scarichi, solo due confluiscono nelle condotte fognarie. Gli altre tre, allestiti lungo gli stand, risultano invece allacciati alla rete bianca che scarica nel torrente Petronio.
Un fattaccio confermato a Libero dalla stessa Capitaneria di Porto che spiega: «Presso un largo del lungomare di Riva Trigoso, veniva riscontrata la presenza di tre tubi adibiti a scarico di acque utilizzati per lavaggio stoviglie e pulizia di alimenti da cucinare che sfociavano in maniera diretta in una griglia delle acque bianche ed ulteriori due scarichi che dai rispettivi lavandini confluivano in maniera diretta all’interno dello scarico fognario per i quali i responsabili dell’evento non sono stati in grado di fornire autorizzazione alcuna». Come se non bastasse, «intervenuti sul posto gli è stato intimato di interrompere immediatamente lo scarico nelle acque bianche e di attivarsi per ottenere le dovute autorizzazioni a scaricare in pubblica fognatura o trovare soluzioni alternative che gli permettessero di proseguire la manifestazione. Sono seguiti accertamenti presso gli uffici del comune di Sestri Levante e, successivamente agli accertamenti esperiti, elevato verbale amministrativo in materia di tutela ambientale con elevazione della prevista sanzione da 6.000 a 60.000 euro».

Ma come? Stiamo parlando della stessa sinistra che critica il governo di fare poco per l’ambiente? Ebbene sì e la notizia non è andata giù alla Lega. Gli esponenti del Carroccio di Sestri Levante ricostruiscono la vicenda e condannano «le azioni eco-vandaliche e ritengono inaccettabile che esse vengano compiute proprio da coloro che si ergono ogni giorno a “paladini dell’ambiente”».

Da qui l’attacco ai dem «incapaci di gestire in maniera corretta un evento pubblico, con conseguenze ed esternalità negative sulla nostra collettività e sul nostro mare. Per giunta si fa notare che il rispetto dell’ambiente (o per ben dire, della natura!) non può essere un mero slogan elettorale, agitato come una bandierina per farsi belli agli occhi degli elettori, ma deve tradursi in comportamenti consapevoli e responsabili».

Ecco allora la domanda più che lecita: «Come i diretti interessati (e la regia Pd dell’evento) intendano giustificare ai cittadini un episodio del genere, che danneggia l’immagine di Riva e mette a rischio la salute del mare e dei suoi fruitori, siano essi abitanti o turisti? Si chiede dunque al Partito democratico di assumersi le proprie responsabilità e di non tradire gli ottimi, ma disattesi, propositi ecologisti».
Ma a rendere ancora più bizzarra la vicenda (se non ci fosse da piangere) è la presenza alla festa dem di numerosi esponenti con... udite bene: la delega all'ambiente.

Proprio così. Come condiviso da Valentina Ghio sui social, tra i presenti c’erano anche Deborah Bellotti e Pino Bruno. Rispettivamente, si legge nella locandina, «delega ambiente segreteria PD Liguria» e «responsabile PD Tigullio». Non solo, perché la stessa Ghio ex sindaca di Sestri Levante e ora niente di meno di vicecapogruppo Pd alla Camera Commissione Infrastrutture e trasporti- ha partecipato all’evento. E proprio a lei ci siamo rivolti nella speranza potesse fornire una qualche spiegazione sull’accaduto. Poveri illusi.

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