Simpatico siparietto, e in ogni caso piuttosto velenoso, a L'aria che tira tra David Parenzo e Pina Picierno. "L'hanno invitata alla festa del Fatto Quotidiano", ha esordito il conduttore di La7 rivolgendosi alla vicepresidente del Parlamento europeo del Partito democratico. Lei - il tutto nella puntata di lunedì 15 settembre - si è lasciata andare a un lungo sorriso e ha replicato: "Ma assolutamente no, ovviamente. Ma manco ci sarei andata. Quindi la disistima è ricambiata".
L'aria che tira: l'intervento di Pina Picierno
"Credo che si sta continuando a rimandare un chiarimento con Conte - ha proseguito Picierno -. E questa è una responsabilità di chi guida il Partito Democratico. Io non penso, l'ho detto tante volte, che ripetere la formula 'testardamente unitari' o ripetere la parola unità, basti a realizzare l'unità stessa. È possibile tenere insieme cose diverse. È possibile dare al centrosinistra un progetto politico credibile e vincere ma questo passa per un chiarimento che si continua colpevolmente a rimandare. Quando Schlein dice 'è giusto che non siamo d'accordo che l'Ucraina sia stata invasa in maniera criminale', io dico che invece non è giusto Perché se un partito di centrosinistra non sa riconoscere la resistenza di un popolo che resiste a un esercito oppressore di stampo imperialista, come è quello di Putin, allora non può dirsi una coalizione di sinistra”.
Infine un pensiero anche sull'assassinio dell'attività conservatore Charlie Kirk: "È indispensabile sottolineare che le democrazie si nutrono di differenze, che sono legittime sempre. Il punto è che noi dobbiamo provare a sottrarre queste differenze legittime alla furia ideologica, che oggi non appartiene a una sola forza politica o a una sola parte dello schieramento. Noto una grande responsabilità sia a destra sia a sinistra. Il dibattito italiano dove si dice 'è colpa della destra' o 'è colpa della sinistra' è surreale. Cerchiamo di fare uno scatto di maturità che ci consente di individuare il problema e di dire: guardate, stiamo rischiando di precipitare nuovamente, anche in Italia, in una furia ideologica che è molto pericolosa. Dobbiamo riuscire a riconoscerci nelle differenze, che sono sempre legittime", ha concluso Pina Picierno, smarcandosi dal coro stonato di una certa parte del fronte progressista.