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Giorgia Meloni a Cinque Minuti, lezione a Pd e M5s: "Dodici volte su sedici"

di Caterina Spinelli martedì 7 ottobre 2025

3' di lettura

Giorgia Meloni a Cinque Minuti. La premier è stata ospite del programma condotto da Bruno Vespa in onda martedì 7 ottobre, a due anni dall'attacco di Hamas. Ed è proprio dopo due anni di guerra che si intravede uno spiraglio di luce. "Io penso che la proposta del piano di pace degli Usa apre più di uno spiraglio - ha precisato la presidente del Consiglio -. È una proposta molto articolata. E un piano sul quale c'è stata una convergenza totale. È un percorso molto fragile, bisogna lavorarci con forza. L'Italia c'è", ha sottolineato. "Mi sarebbe piaciuto che il Parlamento votasse all'unanimità". 

E invece... A lasciarla interdetta anche lo striscione apparso all'ultimo corteo di Roma. "Io ho grande rispetto delle manifestazioni, ne ho organizzate una infinità. Le violenze erano organizzate e preordinate, non da chi organizzava ma sono fenomeno un po' più ampio. Uno degli striscioni di testa inneggiava al terrore del 7 ottobre, quando si consente a chi inneggia al terrorismo di Hamas di stare in testa al corteo forse la tesi dei semplici infiltrati è un po' riduttiva. Ma ho grande rispetto per le persone scese in piazza per una questione sentita". 

Meno comprensibile, invece, lo sciopero della Cgil. "Non sono stata particolarmente dura nei confronti dello sciopero: ho detto quel che penso cioè che lo sciopero generale era pretestuoso - ha ribadito a Vespa -. Io penso che sia stato pretestuoso e penso che la Cgil sembri più interessata a difendere la sinistra che i lavoratori". 

Per quanto riguarda la Flotilla, invece, "abbiamo prestato assistenza e prestiamo sempre assistenza agli italiani anche quando non siamo d'accordo, ma io non sono d'accordo e penso che particolarmente in un momento nel quale c'è in corso un percorso che può portare alla pace, esasperare gli animi, rischi di andare contro gli interessi di quelli che si dice di voler aiutare segnalamente i palestinesi, davvero devo fare un richiamo alla responsabilità, anche perché non serve. Se l'obiettivo è umanitario sulle navi della flottiglia c'erano circa 40 tonnellate d'aiuti. Ora, il governo italiano ha consegnato 2.300 tonnellate d'aiuti. 40 tonnellate d'aiuti le nostre istituzioni le consegnano in una mattinata con due aerei". "Quindi - ha aggiunto - non serve rischiare, non serve mettersi in pericolo, non serve creare problemi alla propria nazione e non serve magari rischiare di dare un'alibi a quelli che la facciano dovessero non volerla. Quindi davvero faccio un richiamo alla responsabilità. Sul tema del blocco navale, Conte e compagnia dicono è legittimo. Il blocco navale c'è dal 2009, non si era accorto Giuseppe Conte che c'era un blocco navale? Perché non ha posto il problema? Perché non hanno posto il problema? Perché altrimenti credo che sia diventato strumentale, però non aiuta le possibilità che oggi ci sono di avere una pace". 

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Infine, non è mancato il passaggio sulle ultime Regionali vinte dalle forze al governo: "Il centrodestra si è affermato dodici volte su sedici. Ho la conferma che gli italiani vedono i risultati" del governo "e capiscono quando si cerca di trattarli per scemi", ha sottolineato commentando il voto nelle Marche e in Calabria. "Questo governo ha come bussola l'interesse nazionale", ha rimarcato la premier. 

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