Lo hanno capito tutti, a parte gli irriducibili della sinistra: la missione a Gaza della Global Sumud Flotilla è stata nel migliore dei casi un buco nell'acqua, nel peggiore una grande operazione mediatica per coprire con fini umanitari un obiettivo politico e ideologico al tempo stesso anti-Meloni e anti-Israele.
Bene, a una settimana abbondante dall'arrembaggio delle navi degli attivisti pro-Pal e a pochi giorni dagli accordi di pace tra Israele e Hamas che gli stessi attivisti avrebbero voluto sabotare, ecco arrivare fuori tempo massimo (come spesso accade) la "medaglietta" dei salottini buoni del progressismo italiano.
"Con Beatrice Uguccioni abbiamo presentato ieri la richiesta di conferire l'Ambrogino d'oro (vale a dire la più importante benemerenza milanese, ndr.) alla Flotilla": parole e musica (stonata) del consigliere comunale di Europa Verde Carlo Monguzzi, nome storico della sinistra meneghnina. "Abbiamo indicato come referente la cittadina milanese e partecipante alla iniziativa Margherita Cioppi".
Di parere opposto a Monguzzi e alle altre teste pensanti della sinistra è Daniela Fumarola, leader della Cisl che ospite del Foglio a Firenze, alla Festa dell'Ottimismo a Ponte Vecchio, si conferma dall'altra parte della barricata rispetto al collega della Cgil Maurizio Landini: "L'accordo che c'è stato è un risultato concreto - riflette la sindacalista riguardo al patto Israele-Hamas -, diciamo che la Flotilla lo è stata un po' meno se il risultato era quello di portare aiuti".