Altri elementi, importanti, sul caso Garlasco e questa volta emergono dall’intervista che la giornalista Ilenia Petracalvina ha fatto al generale Luciano Garofano nell’ultima puntata de “Lo Stato delle Cose”. Nel 2007 Garofano guidò l'indagine sull'omicidio di Chiara Poggi, svolta dai RIS di Parma. Dopo essere stato nominato consulente tecnico di parte per Andrea Sempio (indagato nel nuovo filone dell'inchiesta), ha rinunciato all'incarico il 30 settembre 2025.
La novità più eclatante è che la consulenza del 2017, redatta proprio da Luciano Garofano, nominato dalla difesa di Andrea Sempio, “non è mai stata depositata”. Garofano racconta: “Nel gennaio 2017 … ricevo un documento molto particolare (che forse non avrebbe potuto avere, perché era secretato, fa notare la giornalista). La consulenza Linarello parlava della possibilità che il dna sulle unghie di Chiara Poggi fosse di Andrea Sempio”.
Nel racconto del generale Garofano, si scopre che “Il 11 gennaio del 2017 … ricevetti dall’avvocato Soldani, a nome tutti e tre gli avvocati, tutta la documentazione della perizia De Stefano. La seconda mail la ricevo il 13 gennaio 2017 … con la quale mi chiede anche di verificare se il profilo di Sempio potesse essere considerato idoneo a fronte della perizia Linarello”. Successivamente Garofano spiega: “Verifico che effettivamente quel prelievo fatto dall’agenzia investigativa corrispondeva ad Andrea Sempio. Mi interesso a confutare, criticare la perizia Linarello. A mio avviso, come correttamente aveva concluso De Stefano, non era idoneo per alcuna comparazione”.
La giornalista lo interroga: “Lei non ha avuto il dubbio che fosse secretata e quindi che voi non potevate avere conoscenza?”. Garofano risponde: “Assolutamente no … quando ho visto che a nome di tre avvocati mi arrivava quella documentazione, per me era legittima. Non me lo sono nemmeno posto”. Sul perché la consulenza non sia stata depositata spiega: “La mia buona fede e trasparenza emerge … io sono rimasto sorpreso quando quest’anno l’avvocato Lovati mi ha detto che non era stata depositata.” “Non lo so. Strategia difensiva.” Infine Garofano racconta che la sua relazione, consegnata via mail il 27 gennaio 2017, “non so se era legale o meno” fu mai depositata, e precisa: “Non me lo sono chiesto in questi mesi, non me lo sono chiesto. Aspetto anch’io che si possa scrivere una verità su questi passaggi e sul perché non è stata depositata”.