"Vedrò anche io Abu Mazen, fanno bene a incontrarlo, farebbero meglio ad ascoltarlo": Elly Schlein lo ha detto nell'intervista a Enrico Mentana al Tg La7. "Non si può fare la pace senza i palestinesi, che come gli israeliani hanno diritto a vivere in pace e sicurezza", ha poi aggiunto la segretaria del Pd. Che poi si è soffermata sul premier israeliano: "Costruire la pace è indispensabile, tutti rispettino l'accordo di tregua, ma non si possono dimenticare né fare passare con l'impunità i crimini orrendi di Netanyahu di questi anni".
Altro capitolo è quello sulla guerra ancora in corso tra Mosca e Kiev. "Non può esserci una pace giusta senza l'Ucraina al quel tavolo, serve un ruolo forte politico e diplomatico dell'Unione europea", ha detto la leader dem, che poi ha accusato il governo di essere diviso su questo tema, mettendo in secondo piano invece le pesanti divisioni all'interno del campo largo. Quando le è stato chiesto quale sia la posizione del suo partito sulle armi a Kiev, lei ha risposto: "Abbiamo sempre sostenuto gli aiuti ad un popolo invaso".
Critica, neanche a dirlo, pure sulla riforma della Giustizia che prossimamente sarà sottoposta a referendum: "Abbiamo contrastato duramente la riforma in Parlamento e lo faremo con i referendum. Lo dice Nordio che questa riforma non migliorerà il sistema della giustizia in Italia. Serve solo a chi è al governo. Io penso che non sia come loro vogliono fare credere, che chi governa non debba essere giudicato dalla magistratura". Sulle altre riforme in cantiere, poi, ha detto: "Abbiamo contrastato il premierato in Parlamento, le riforme del governo servono a risolvere i problemi degli italiani, non i propri". E ancora: "Ci sono sei milioni di italiani che non riescono a curarsi. I dati del governo dimostrano che la spesa sanitaria con Meloni è scesa ai minimi negli ultimi anni. Quando arriveremo al governo metteremo tre miliardi in più sulla sanità pubblica".
Dopo il suo forfait ad Atreju, la festa di Fratelli d'Italia, Schlein si è detta oggi "sempre disponibile" ad un confronto con Meloni, "ma soprattutto per parlare di salari, sanità, scuola. Tutto quello che questa manovra sta tagliando". Infine, quando le è stato chiesto chi debba guidare il centrosinistra ed eventualmente sedere a Palazzo Chigi, lei ha risposto. "Sono certamente a disposizione, ma la modalità con cui sceglieremo" chi guiderà il governo di centrosinistra "la decideremo con gli alleati".