"Qualcuno si compiace del presunto fallimento dell'Albania. Ma lo sapete che abbiamo avuto delle persone che sono state liberate per decisioni giudiziarie che hanno valorizzato le dichiarazioni di alcuni soggetti trattenuti, portati lì dopo aver commesso dei reati anche molto gravi, e riconosciuti come soggetti vulnerabili perché dicevano che soffrivano di insonnia e quindi da noi dovuti riportare in Italia, dove hanno ripreso a commettere reati. È questo con cui ci siamo dovuti confrontare, questo è il presunto fallimento dell'Albania e questo è quello che noi cureremo".
A dirlo è il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, parlando dal palco di Atreju sulle novità introdotte a livello europeo sulla gestione dei migranti. "Non assisteremo presumibilmente, almeno non dovremmo più assistere, in maniera del tutto impunita a sentenze fantasiose, che in qualche modo riconosceranno l'esigenza di proteggere le persone anche magari per il fatto che queste dichiarano all'ingresso di essere preoccupate che il papà le ha sgridate, sto raccontando cose reali, e quindi hanno paura di ritornare indietro per non incorrere nei propri genitori", conclude il titolare del Viminale. Insomma, sui migranti la musica è cambiata e sta per cambiare ancora di più. Il governo è determinato ad andare avanti nel suo piano per disincentivare lo sbarco sulle nostre coste.




