Un silenzio che fa rumore, quello di Elly Schlein e Giuseppe Conte sul caso Hannoun. "Quello che avete sentito è Mohammad Hannoun che si autodefinisce un amico di Hamas; a casa mia chi è amico dei terroristi è lui stesso un terrorista, o ci assomiglia molto", ha spiegato in un video postato sui social il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Galeazzo Bignami. "Questa persona in questi anni ha raccolto milioni e milioni di euro e invece di destinarli alla popolazione di Gaza ha dato, così dice la Guardia di Finanza, il 71 per cento di quelle risorse ad Hamas. Questa persona è stata portata in giro dagli esponenti della sinistra che l'applaudivano, lo ossequiavano, lo riverivano e poi si è scoperto che faceva queste cose. E benché sono passati giorni, Elly Schlein e Giuseppe Conte, proprio i leader di quelle forze che lo portavano in giro, sono stati zitti Non hanno detto una parola. Roba che le tre scimmiette, quelle che non vedono, non sentono e non parlano, al confronto sono dei capitani coraggiosi Noi li avevamo avvertiti che stare vicino a queste persone era pericolose, ma loro hanno ritenuto di andare avanti e oggi si propongono di governare l'Italia.
"È semplicemente imbarazzante il tentativo della sinistra di negare di conoscere Hannoun dopo l'inchiesta che ha svelato il sistema di finanziamenti a favore di Hamas C'è chi non si ricorda conferenze con il leader pro Pal, chi minaccia di querelare, chi cerca di sminuire le foto insieme, chi parla di strumentalizzazioni". Così in una nota Silvia Sardone, vice segretario della Lega.
"Eppure il nome di Hannoun era noto da tempo, sui giornali per le numerose inchieste che lo avevano coinvolto e per essere stato inserito nel 2023 nella blacklist del governo americano - ha proseguito Sardone -. Nessuno che chiede scusa, nessuno che prende le distanze in modo serio dal fanatismo, dall'islamismo e dalle associazioni filo Hamas. Intanto Schlein e Conte dopo 3 giorni continuano con un goffo mutismo sperando di cavarsela senza dire nulla sui rapporti tra sinistra e Hannoun, sulle raccolte fonde pubblicizzate, sui convegni e le conferenze stampa, sui cortei a braccetto Noi continueremo a denunciare questa tendenza della sinistra a essere vicina ad ambienti islamisti sempre più pericolosi".
Per la cronaca, nel tardo pomeriggio Conte a finalmente ritrovato al favella e in un video sui social prova addirittura il contrattacco: "Adesso cercano di infangarci: avete seguito il caso Hannoun? Noi che siamo sempre contro qualsiasi forma di violenza, siamo sempre contro qualsiasi terrorismo? Ci accusano di essere stati complici, di aver voluto favorire in qualche modo il finanziamento di Hamas. Follia assoluta. Pensano di pulirsi la coscienza in questo modo? Pensano di strumentalizzare e infangare la battaglia giusta combattuta da tantissimi, anche i giovanissimi, che si sono avvicinati alla politica perché hanno avuto gridare il loro no a un genocidio in corso. Non ci riusciranno mai".