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Giglio: Costa Concordia, nuovo esposto del Codacons in Procura

Cronaca
sabato 21 aprile 2012

2' di lettura

Roma, 16 apr. - (Adnkronos) - Un altro tassello si aggiunge alla vicenda della Costa Concordia. Il Codacons ha presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia chiedendo di indagare sul corretto funzionamento delle strumentazioni di bordo della nave al momento della partenza dal porto di Civitavecchia, e sui controlli eseguiti dalla Capitaneria di Porto del posto. ''Di recente - scrive il Codacons nell'esposto - sarebbe emerso che la Frm (scatola nera) a bordo della Nave Costa Concordia non funzionasse dalle ore 15 circa del 9 Gennaio (4 giorni prima dell'incidente); il Radar di bordo aveva evidenziato dei problemi nei giorni che immediatamente precedettero il tragico evento. Furono evidenziati alcuni malfunzionamenti della strumentazione che, conformemente alle norme Solas Chapter V - 1/7/02, avrebbero dovuto essere installate, manutenute e funzionanti a bordo del Concordia. Di un possibile malfunzionamento dei Radar di bordo e' fatto riferimento nella mail del Sig. Fabio Fiorucci, titolare dell'omonima ditta di manutenzione, inviata mercoledi' 11 gennaio 2012 al Sig. Pierfrancesco Ferro di Costa Crociere. Sulla base di tale documento si preannuncia un controllo ai radar in banda S e in banda X all'arrivo della nave a Savona, Questo farebbe presumere che qualcuno, da bordo del Concordia, abbia in precedenza segnalato dei malfunzionamenti". Il Codacons ha dunque chiesto alla Procura di ''appurare se il transatlantico non disponesse, nel momento in cui salpo' dal Porto di Civitavecchia, del dispositivo di registrazione dei dati di navigazione Vdr funzionante in tutte le sue parti in conformita' a quanto disposto dalle norme Imo A.861(20), con particolare riferimento al Frm (Final Recordng Medium) (cosiddetta ''scatola nera''); accertare se le avarie riscontrate fossero o meno ostative per l'autorizzazione alla partenza della nave dal Porto di Civitavecchia; svolgere tutte le indagini utili a verificare se per colpa o dolo, dell'armatore, del Capitano della Costa Concordia e/od per una eventuale omessa vigilanza e controllo della Capitaneria di Porto di Civitavecchia, nonche' di tutti i soggetti ed autorita' competenti preposti, venne indebitamente consentita alla nave la navigazione''.

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