Cagliari, 11 apr. - (Adnkronos) - E' stata firmata, nella sede dell'Assessorato della Sanita' della Regione Sardegna, la convenzione per il finanziamento relativo alla realizzazione delle Case della Salute di Terralba e Bosa, in provincia di Oristano, previsto dal Programma operativo regionale del Fondo europeo di Sviluppo regionale 2007-2013. Il Direttore del Servizio della medicina di base Marcello Tidore e il manager della Asl di Oristano Mariano Meloni hanno siglato il documento che da' il via all'attesa realizzazione delle strutture che dovranno ospitare ambulatori specialistici e di medicina generale, guardia medica e Dialisi. Poco meno di tre milioni di euro, da ripartire tra i due centri del basso Oristanese e della Planargia, che permetteranno di non solo di ampliare, potenziare e modernizzare, dal punto di vista logistico e infrastrutturale, i servizi sanitari esistenti, ma soprattutto di crearne di nuovi - e' il caso della Dialisi a Bosa - laddove finora non sono garantiti. A Terralba, dove il finanziamento concesso ammonta a 1.835.000 euro, all'attuale poliambulatorio cittadino sara' affiancato un corpo di nuova realizzazione, collegato alla struttura gia' esistente ed articolato su due piani, che sorgera' su un'area per la quale la Asl ha gia' richiesto ed il Comune ha gia' deliberato la variante al Puc, con il passaggio della destinazione d'uso da area agricola ad area servizi. Al piano terra saranno ospitati l'ambulatorio di guardia medica ed altri servizi che si trovano attualmente nei locali di via Santa Suina, oltre che gli ambulatori dei medici di famiglia. Al primo piano sara' invece trasferito, sempre dalla sede di via Santa Suina, il Centro Dialisi, con una capacita' di sei posti rene. La realizzazione della Casa della Salute, che integrera' gli spazi e i servizi dell'attuale poliambulatorio con quelli dei nuovo corpo, avra' il doppio vantaggio di permettere agli utenti di fruire di locali piu' moderni, confortevoli e adeguati agli standard sanitari, e di concentrare in un unico punto i servizi oggi distribuiti su piu' aree, cosi' da realizzare una sorta di cittadella sanitaria, con una copertura 24 ore su 24: di giorno, infatti, l'assistenza viene garantita dai medici di famiglia o dagli specialisti ambulatoriali, mentre di notte entra in funzione il servizio di continuita' assistenziale. (segue)