Roma, 12 apr. - (Adnkronos) - "Se il sindaco, Altiero Lodi, decidera' di azzerare la giunta, non restera' che tornare alle urne". E' quanto si legge in un comunicato del Pd firmato dal coordinatore locale del partito, Rolando Moscatelli, e dai componenti del gruppo consiliare. Il documento e' una dura presa di posizione unitaria, dopo che nei giorni scorsi i due consiglieri dell'Udc e i due della lista civica del sindaco hanno presentato una mozione in cui chiedono l'azzeramento della giunta. "E' stato solo grazie all'accordo politico con il Pd che l'Udc ha potuto far eleggere Lodi a sindaco di Mentana - si legge nel documento - l'intesa prevede che il Pd esprima tre assessori di cui vengono specificate le deleghe, attualmente assegnate a Maurizio Ciccolini, Roberto Baccani e Maria Rendini". Il Pd spiega, inoltre, che "nel momento in cui quell'accordo venisse violato, non esisterebbero piu' i margini per amministrare Mentana insieme all'Udc. L'azzeramento della giunta significherebbe la fine dell'alleanza: il Pd non e' disposto a far parte di una maggioranza diversa da quella decretata dalle urne, ne' a rinunciare alle deleghe concordate nella fase pre-elettorale". Il Partito democratico sottolinea, infine, che "in questo primo anno di governo ha amministrato con serieta' e lealta' nei confronti degli alleati, cercando sempre, in giunta e in consiglio comunale, la condivisione di scelte e atti, nel massimo rispetto dei ruoli, senza dar spazio a personalismi o interessi di parte" e invita i quattro consiglieri comunali che hanno firmato la mozione "a riflettere bene sulle conseguenze che tale atto potrebbe avere. Tornare alle elezioni significherebbe tradire la fiducia degli elettori. I mentanesi capirebbero subito che i motivi di tale marcia indietro sono personali e non politici e alle urne punirebbero sonoramente i protagonisti di quello che sarebbe un vero e proprio golpe nel totale disprezzo della volonta' popolare".