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Da Milano a Manila (e non solo)per proteggersi dal virus dell’Hiv

È iniziata la campagna ‘Safe love filmcom’, la prima iniziativa italiana di sensibilizzazione e informazione rivolta a una comunità straniera del milanese sul tema dell'infezione da Hiv
di Maria Rita Montebelli domenica 6 maggio 2018

4' di lettura

Diffondere una corretta informazione e buone abitudini in tema di sessualità e Hiv per mettere al riparo dal rischio di contagio adulti e giovani filippini che risiedono a Milano e nel mondo: è questo l’obiettivo della prima iniziativa italiana di sensibilizzazione e informazione rivolta a una comunità straniera del milanese sul tema dell'infezione da Hiv e lo raggiungerà attraverso un video e diverse iniziative di educazione e informazione sul territorio della città. La campagna di chiama ‘Safe love filmcom’  ed è stata ideata e organizzata dall'Associazione lotta all'Aids di Milano (Ala Milano onlus) con il sostegno delle associazioni filippine Migrants advocacy for integration association (Maia), The Philippine nurses association of Milan (Tpnam) e Migrante Milano. Inoltre sostengono il progetto il Consolato generale delle Filippine a Milano, i medici infettivologi dell’ospedale San Gerardo di Monza e Pamitex, azienda produttrice di preservativi. Il progetto è finanziato dal Community award program 2017, bando di concorso per organizzazioni no profit promosso da Gilead Sciences. La campagna. "La comunità filippina milanese conta ufficialmente oltre 40 mila presenze ed è la più numerosa della città (il 16 per cento sul totale degli stranieri). Ha però poca informazione e consapevolezza sui rischi dell'infezione da Hiv- sottolinea Massimo Modesti, coordinatore del progetto - : basti pensare che solo 36 persone di nazionalità filippina hanno effettuato il test Hiv tra il 2014 e il 2016 nel centro di viale Jenner, un numero irrisorio rispetto alla numerosità della presenza. Per vari motivi la comunità filippina (non solo milanese, ma mondiale) è in questo momento particolarmente esposta al rischio che l'infezione si possa diffondere". Nelle Filippine il virus ha infatti avuto un’impennata fortissima negli ultimi 7 anni. Si parla di emergenza nazionale con 36 nuovi casi diagnosticati al giorno soprattutto tra i giovani tra i 15 e i 24 anni. Gli interventi di prevenzione realizzati nel paese non hanno risonanza tra i filippini della diaspora, in particolare quelli residenti in Italia nonostante la circolazione di persone e cose tra l’Italia e il paese asiatico continui ad aumentare riguardando in particolare i giovani che viaggiano per turismo, per lavoro e motivi famigliari. "A favore della diffusione dell'infezione giocano un ruolo importante pregiudizi e preconcetti sulla sessualità che rimane ancora un tabù in famiglia come pure tra le giovani coppie, soprattutto eterosessuali. Questo in madre patria come anche in Italia - continua Modesti -  per questo sono necessari interventi urgenti e mirati che possano proteggere i giovani filippini residenti a Milano dall'infezione e promuovere una diagnosi e trattamento precoci nel caso di giovani o adulti già infettati. A questo mira la campagna Safe love". #Makeitsafe. Perno della campagna è #Makeitsafe, un video che attraverso la storia di un giovane filippino di seconda generazione come tanti, mette in guardia dai rischi legati ad una sessualità non protetta. Il video - visibile e condivisibile da domani sui canali YouTube di Ala e Facebook di Safe Love - accompagnerà come filo conduttore tutte le iniziative previste da ‘safe love filmcom’, a partire da quelle sui canali social dove i giovani filippini milanesi e non sono molto attivi. L'obiettivo è però più ambizioso. Grazie infatti alle dinamiche di condivisione garantite dai social network la campagna punta a oltrepassare i confini milanesi, arrivando con i suoi messaggi nelle comunità della diaspora filippina presente in tutto il mondo e dentro i confini delle stesse Filippine. Il video sarà uno strumento di formazione importante anche per gli interventi organizzati sul territorio milanese. Alla comunità filippina di Milano sono infatti dedicati interventi informativi ed educativi con promozione del test salivare durante i momenti di aggregazione più significativi e importanti: tra questi i concorsi di bellezza e le feste, ma anche i momenti di street dance. I primi interventi sono già partiti in piazza Gae Aulenti, fondamentale luogo di incontro per gruppi filippini di hip hop, che sta diventando un presidio importante di Safe Love: lo staff educativo di Ala incontra i ragazzi, propone giochi didattici, distribuisce materiali di approfondimento e regala preservativi. Interventi di formazione specifici sono inoltre rivolti ai giovani più influenti della comunità perché possano poi portare il messaggio di prevenzione e di safe sex ai loro coetanei. "Da più di 20 anni lavoriamo nella città di Milano per fare educazione e prevenzione sull'Hiv - spiega Vincenzo Cristiano, presidente di Ala Milano onlus - Safe Love prosegue e perfeziona una tradizione della nostra associazione nell’intervento con adulti e giovani di origine straniera della città che ha alla base l'idea che per fare prevenzione in modo efficace occorre costruire progetti in partnership con le associazioni straniere, capire la cultura di riferimento della loro comunità e intervenire nei sui punti di aggregazione e influenza. Il prossimo obiettivo è di poter estendere questa esperienza anche in altre città del nostro paese e ad altre comunità immigrate come ad esempio quella cinese ed egiziana". (MATILDE SCUDERI)

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