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Fuoco di Sant'Antonio, il "segnale" che ti condanna

di Paola Natali venerdì 19 dicembre 2025

2' di lettura

Il fuoco di Sant’Antonio, noto in medicina come herpes zoster, è una malattia virale che può colpire chiunque abbia avuto la varicella. Dopo anni di inattività, il virus rimane “nascosto” nei nervi e può riattivarsi, causando dolore e un’eruzione cutanea caratteristica. Colpisce principalmente gli adulti e gli anziani, soprattutto chi ha un sistema immunitario più debole a causa dell’età, di malattie croniche o di terapie che ne riducono le difese. I primi segnali possono comparire giorni prima dell’eruzione: bruciore, formicolio o prurito in una zona del corpo, di solito su un lato soltanto, anticipano la comparsa di vescicole dolorose e arrossate che seguono il decorso dei nervi. Spesso si associano anche stanchezza, malessere generale e febbre lieve.

Per questo motivo, molte persone inizialmente non collegano il fastidio al fuoco di Sant’Antonio, ritardando la diagnosi. La gestione della malattia richiede intervento medico tempestivo. Gli antivirali prescritti da dermatologi o infettivologi aiutano a ridurre la durata dell’infezione e a limitare le complicanze, in particolare la nevralgia post-erpetica, un dolore che può persistere anche dopo la guarigione della pelle. Possono essere utili anche analgesici e creme lenitive, ma solo sotto la supervisione di uno specialista. È fondamentale ribadire che i rimedi casalinghi o i trattamenti fai-da-te non servono e possono peggiorare la situazione.

Chi sospetta di avere il fuoco di Sant’Antonio deve rivolgersi subito a un medico, evitando di affidarsi a consigli non professionali o applicazioni non sicure. Oggi esiste anche la possibilità di prevenire il fuoco di Sant’Antonio tramite la vaccinazione. Il vaccino è raccomandato soprattutto a chi ha più di 50 anni e a chi ha un sistema immunitario compromesso. Riduce in modo significativo il rischio di sviluppare la malattia e le complicanze dolorose che spesso seguono l’infezione. È sempre consigliabile discuterne con il proprio medico, che può valutare tempi e modalità della vaccinazione.

In sintesi, il fuoco di Sant’Antonio è doloroso ma gestibile. La chiave è riconoscere i sintomi precoci, rivolgersi subito a uno specialista e valutare la vaccinazione. Solo così è possibile affrontare la malattia in modo efficace, prevenire complicanze e ridurre il rischio che il dolore diventi un problema a lungo termine.

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fuoco di sant'antonio
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pustole

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