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Sanremo2020, Rula Jebreal e il videomessaggio di Roger Waters saltato all'ultimo: "Scelta editoriale"

Giulio Bucchi
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Il trionfo di Rula Jebreal al Festival di Sanremo è stato turbato da un imprevisto. È saltato all'ultimo, per "problemi di scaletta", spiega Raiuno, il videomessaggio di Roger Waters, co-fondatore dei Pink Floyd, mito del rock mondiale e molto attivo sul fronte politico (è noto, per esempio, per il suo rifiuto di suonare in Israele per protesta contro le politiche del governo locale).   Leggi anche: "Selvaggia Lucarelli mi ha aiutato a scrivere il monologo. La definiscono 'esperta di zoc***ggine'" L'intervento era stato annunciato nella conferenza stampa della vigilia da Amadeus, che lo aveva presentato come "un regalo di Rula Jebreal" sempre riguardo all'impegno contro la violenza sulle donne. Previsto in scaletta nella prima parte della serata, in prime time, ma è saltato. "Nessuna censura", ha spiegato l'indomani Stefano Coletta, direttore di Raiuno. Il videomessaggio di Waters era stato "direttamente via WhatsApp a Rula Jebreal, come sapete è dovuta ripartire, rifletteremo nei prossimi giorni". Forse verrà caricato prossimamente sulla piattaforma online RaiPlay: "Ne parleremo con Rula e verificheremo se è possibile farlo". Riguardo alle accuse di censura "io sono estremamente chiaro - ha sottolineato Coletta -, quando sono arrivato non era un contenuto che mi è stato raccontato, Claudio Fasulo me lo ha mostrato domenica sera tardi, quando ho visto in scena il monologo di Rula Jebreal ho detto che si bastava da sola, non solo per un discorso editoriale e di ascolto ma perché la libertà autoriale è possibile, se Roger Waters fosse stato collegato in diretta, se il monologo di Rula non fosse stato esaustivo e avesse avuto bisogno di una narrazione poetica sarebbe stato diverso. Era un benvenuto a Sanremo per Rula e un sottolineare quanto bene avesse fatto il direttore artistico a includere tante donne. È stata una valutazione editoriale".

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