Apple ammette di rallentare i vecchi iphone con la batteria usurata: parte la class action
Negli Stati Uniti sono partite le prime «class action» (cause legali di massa) contro Apple dopo che la casa di Cupertino è stata costretta ad ammettere di aver volontariamente rallentato le prestazioni dei modelli meno recenti di iPhone (a partire dal 7 in vendita solo dallo scorso anno), ufficialmente per consentire alle loro batterie di durare più a lungo. Mercoledì Apple aveva detto di aver introdotto un algoritmo negli aggiornamenti dei modelli meno recenti per consentire di avere le migliori prestazioni possibile compatibilmente con batterie vecchie. Cosa che nei fatti ha portato a rallentare la velocità iniziale dei vecchi iPhone. Ma almeno due clienti di Apple, riferisce la Cnbc, Stefan Bogdanovich e Dakota Speas hanno depositato distinte class action in California, sostenendo che Apple non ha mai chiesto il loro consenso «per rallentare i loro iPhone» 7. Modelli peraltro, tutt'altro che obsoleti visto che sono stati messi in vendita a settembre del 2016. I due puntano a che alle loro vertenze si unisca il maggior numero di possessori di iPhone più vecchi dell'8, il penultimo modello dello scorso settembre, seguito a novembre dall'X (dieci in numeri romani), la versione del decimo anniversario.