NekNomination

Su Facebook il folle gioco: bere alcol fino a morire

Valentina Princic

"Sei stato nominato!". Se aprendo Facebook vi arrivasse una notifica con un commento di questo tenore, non stupitevi: siete stati chiamati a partecipare al nuovo gioco alcolico che sta spopolando sul sito di Mark Zuckerberg. Questa folle gara, che mira a destare le più torbide pulsioni dei giocatori, è iniziata in Australia il 6 gennaio scorso, giorno in cui è stata creata la pagina NekNomination sul noto social network, che oggi supera i 35mila mi piace. Sono bastate poche settimane per far dilagare questo virus (estremamente alcolico e pericoloso) in tutto il mondo. L'allarme - Le regole del gioco sono molto semplici: riprendersi con il cellulare o una webcam mentre si beve una quantità spropositata di alcol tutta d'un sorso, sfidando gli amici a superare i propri record entro 24 ore. E se in Italia i 'neknominati' sono più moderati e stanno appena scoprendo la novità di questa "gara", in altri stati è già scattato l'allarme dei genitori, preoccupati per le conseguenze del folle gesto. Infatti, la "moda" ha già fatto impazzire gli adolescenti di tutta Europa: solo in Francia sono oltre 25mila i giovani che hanno già partecipato a questa sfida. Una sottospecie di catena di Sant'Antonio, da cui sembra difficile tirarsi indietro.  Le vittime - I litri di birra e superalcolici ingeriti hanno già provocato la morte di alcuni ragazzi under-22, due irlandesi e due inglesi, e gli esperti dicono che il numero delle vittime continuerà a salire. Fanno rabbrividire le immagini che ritraggono Isaac Richardson, uno dei partecipanti, che nel video choc in cui si ubriaca con un mix di vino, whisky, vodka e birra. E si ubriaca fino a morire. Poi l'ultima frase di Bradley Eames: "Bene, ho guardato voi ragazzi fare il Neknominate, ma per me non si fa così, così ho comprato un po' di gin Gordon per mostrarvi come si beve". E poi lo mostra. E muore, anche lui, ucciso dagli eccessi alcolici. Facebook sotto accusa - A nulla però sono valse le polemiche sollevate contro il social network, che è finito sotto accusa per il 'drinking game'. I gestori di Facebook hanno dichiarato che non sono tollerati "contenuti che possano ferire direttamente altri utenti, ma i comportamenti discutibili o offensivi non sono necessariamente contro le nostre regole - ha spiegato il sito -. Incoraggiamo le persone a segnalare tutto ciò che secondo loro viola le regole, così da poter esaminarlo e prendere provvedimenti". Nella versione italiana, la mania si chiama Birra alla goccia e bisogna bere un litro e mezzo di birra tutta d'un fiato, o in alternativa degli "shottini". Per i nominati che non volessero seguire le regole, la penitenza coincide con l'offrire da bere per una sera intera alla persona che ha coinvolto gli amici nel gioco. di Valentina Princic