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Sesso, lo studio che cambia le concezioni: agli uomini fa bene, mentre alle donne...

Fabrizio Barbuto
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Il sesso: la medicina più antica del mondo. Rappresenta la cura migliore a patologie sulle quali neppure la scienza è ancora riuscita a intervenire senza troppe controindicazioni. Ma siamo sicuri che, tanto gli uomini quanto le donne, traggano vantaggio da un'attività sessuale frequente? A soddisfare l'interrogativo è una ricerca dell'Università di Cambridge che dà prova di come, i benefici del coito, siano più appannaggio del sesso forte. Anche le donzelle otterrebbero giovamento dal contatto con l'altro, ma solo quando la contiguità è circoscritta all'erotismo: baci, carezze, abbracci ed empatia emotiva, per loro sarebbero la vera panacea. Lo studio è partito da un campione di 5mila persone tra i 50 e gli 89 anni ed ha indagato le ripercussioni che, un'attività sessuale assidua, ha avuto sul benessere fisico ed emotivo degli esaminati; pare che i risultati non abbiano lasciato margine di dubbio, rivelando le stagliate differenze tra i due sessi.

 

 

Sensazionalismo o verità? Emmanuele Jannini - Professore di endocrinologia e sessuologia presso l'Università degli studi di Roma Tor Vergata - afferma: «Vi sono solide evidenze per ritenere che il coito giovi allo stesso modo a uomini e donne. Sia dal punto di vista vascolare che da quello ormonale e dell'umore, l'effetto è assolutamente evidente in entrambi i sessi. L'attività sessuale, peraltro, aumenta i livelli di testosterone anche nella femmina, con benefìci che si ripercuotono sul suo tono dell'umore e non solo: il testosterone è un miglioratore della performance cardiaca e generale, tonifica la massa muscolare e riduce il rischio di osteoporosi». A dispetto di quanto sostenuto dall'ateneo inglese, non solo le fanciulle avrebbero tante ragioni quante gli uomini per giacere frequentemente, ma dalla carnalità tratterrebbero un utile maggiore: «Essendo le donne più esposte al rischio di depressione e stati d'ansia - spiega Jannini - è del tutto evidente che l'attività sessuale impatti più su di loro che non sugli uomini».

Inoltre: «L'amplesso mette in moto funzioni ormonali, cardiovascolari, immunologiche e psicologiche. Tutt' al più potrebbe risultare verosimile che le femmine attribuiscano più importanza al petting di quanto non facciano i maschi, ma questo non ha a che fare con i benefìci del coito che, a fronte di un atto sessuale completo, restano i medesimi per entrambi i sessi». E se l'incedere del tempo vi ha convinto ad appendere le scarpette al chiodo e dire addio ai piaceri carnali, sappiate che la scienza vi smentisce: il sesso non ha età, anzi, superati i 60 andrebbe incrementato per vivere più a lungo: «Lo stato di salute generale, anche nella terza età, è direttamente proporzionale alla frequenza dell'attività sessuale. Chi fa sesso dopo i 65 anni campa di più» conclude Jannini. Vale altresì la pena di volgere lo sguardo alle virtù dimagranti del coito, il quale avrebbe il potere di rimettere in forma meglio della dieta: come evidenza una ricerca canadese, durante l'atto sessuale vengono rilasciate notevoli quantità del cosiddetto ormone dell'amore (l'ossitocina), che agisce alla stregua di soppressore della fame.

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