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Vaccino, "impatto limitato: ecco l'arma per difendersi dal Covid". Contagio di Natale, l'ultimo allarme Oms

sabato 25 dicembre 2021

2' di lettura

Che cosa possiamo fare contro il Covid al tempo dell'Omicron, tra cenoni di Natale e un inverno ancora molto lungo? Un parere arriva da Luca Fontana, tossicologo, technical officer dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l'Oms, che si occupa di controlli ambientali ingegneristici per i centri di trattamento del Covid, interpellato a tal riguardo dal Corriere della Sera.

Non solo vaccino, secondo l'esperto. Può non bastare. A suo giudizio, un elemento decisivo è investire sulla ventilazione. Dunque spiega: "Sars CoV-2 è un virus a trasmissione aerea e il contagio avviene attraverso l’esposizione a fluidi respiratori infettivi rilasciati come particelle di diverse dimensioni durante l’espirazione. Mentre le particelle più grandi si depositano rapidamente, quelle più piccole rimangono sospese nell’aria per un periodo più lungo. Quando le persone sono nelle immediate vicinanze di una persona infetta la trasmissione può avvenire per inalazione diretta e per deposizione delle particelle infettive sulle mucose esposte. In ambienti chiusi poco ventilati o affollati, queste particelle infettive possono accumularsi nell’aria e venir inalate: inoltre all’aumentare della vicinanza con la persona contagiata aumenta anche la concentrazione di aerosol e di conseguenza del rischio di infezione. Attualmente ci sono prove limitate sulla trasmissione attraverso superfici (oggetti o materiali che possono essere contaminati da virus come utensili e mobili) nell’ambiente circostante la persona infetta", spiega Fontana.

Insomma, nulla di particolarmente nuovo, eppure ha un grosso peso specifico che si torni a insistere sulla ventilazione nonostante il siero. Ma non bastano i vaccini a difenderci? "Indipendentemente dalla modalità di trasmissione, i vaccini aiutano il nostro sistema immunitario a proteggerci da forme severe, ma sappiamo che l’impatto sulla trasmissione è limitato: sono efficaci per proteggerci dalla malattia grave e dalla morte, ma non sono altrettanto capaci di difenderci dall’infezione, quindi il virus continua a circolare in comunità, anche se molte persone restano asintomatiche. Con Omicron stiamo osservando un preoccupante numero di reinfezioni. Non è una sconfitta dei vaccini perché mantengono la funzione cruciale di ridurre la pressione sul sistema sanitario, ma la circolazione del virus ci sta impedendo di riappropriarci della nostra vita e potrebbe favorire l’insorgenza di nuove varianti", conclude l'esperto dell'Oms. Insomma, puntiamo e scommettiamo sulla ventilazione.

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