Chi vive nel Nord Europa ha un rischio maggiore di ammalarsi di Alzheimer: lo rivela il progetto Ai-Mind, avviato nel 2021 e finanziato dalla Commissione europea con circa 14 milioni di euro nell'ambito del programma Horizon 2020, che coinvolge 15 partner di 8 Paesi europei e oltre 100 ricercatori ed esperti di Health Technology Assessment, con la partecipazione di Alzheimer Europe. "Un dato di particolare interesse viene dalle evidenti differenze osservate tra le popolazioni del Nord Europa e quelle dell'area mediterranea - ha spiegato il professor Paolo Maria Rossini, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell'Irccs San Raffaele - differenze che riguardano i profili di rischio geneticamente determinati, la presenza di amiloide nel plasma, ma anche la definizione e la stadiazione clinica del Mci (Mild Cognitive Impairment) e l'organizzazione dei sistemi sanitari, con importanti ricadute sulla capacità di diagnosi precoce".
In particolare, nei Paesi del Nord Europa è più frequente la presenza di una variante genetica, l’Apoe ε4, nota per aumentare il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. Inoltre in queste popolazioni, come si legge sul Messaggero, si riscontrano anche livelli più elevati nel sangue di alcuni biomarcatori associati ai processi neurodegenerativi. Sia la predisposizione genetica sia questi marcatori sono considerati indicatori di un rischio più alto di evoluzione verso la malattia. Si tratta di differenze geografiche che suggeriscono come, oltre al background genetico, entrino in gioco anche variabili legate al livello educativo, alle strategie diagnostiche e ai percorsi dei vari sistemi sanitari.
"Osservazioni che rimarcano con forza l'importanza di armonizzare procedure e percorsi dei cittadini europei - ha proseguito Rossini - per arrivare a una diagnosi precoce di una delle principali malattie del terzo millennio. La vasta mole di dati raccolti sarà sottoposta ad analisi mediante algoritmi avanzati di intelligenza artificiale. Ci aspettiamo l'identificazione di caratteristiche in grado di individuare con precisione i soggetti ad alto rischio di sviluppare demenza in generale e malattia di Alzheimer in particolare".