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Acqua, "cala l'emungimento": perché possono sparire le bottiglie dai supermercati

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La mancanza di piogge sta mettendo a serio rischio tutta Italia. Dopo lo stop all'utilizzo dell'acqua in certe fasce orarie, potrebbe essere a rischio anche l'acqua in bottiglia. A mostrare tutte le loro preoccupazioni le aziende produttrici di acque minerali nel nostro Paese. Tra questi il gruppo Sanpellegrino, che vanta tra gli altri il marchio Levissima: "La protezione delle fonti - fa sapere sulle colonne del Fatto Quotidiano - rappresenta da sempre una priorità per l’azienda”, e per questo si è deciso di "diminuire l’emungimento (estrazione di acqua da falde sotterranee) di una quantità di acqua in linea con la naturale ricarica dell’acquifero, in un’ottica di tutela a lungo termine dell’ecosistema".

 

 

Più rassicuranti le parole di Ettore Fortuna, vicepresidente di Mineracqua, l’associazione che riunisce circa 40 produttori di acque minerali. "Generalmente i percorsi sotterranei delle acque minerali raggiungono profondità rilevanti, anche di diverse centinaia di metri, impiegando decine di anni. Nel suo viaggio sotterraneo l’acqua si depura gradualmente e a contatto con le rocce si arricchisce di sali minerali, che conferiscono le caratteristiche proprie di ogni tipologia di acqua". Per lui dunque l'acqua non si esaurirà così facilmente. 

 

 

A meno che la siccità non peggiori. Le previsioni meteo sono infatti tutt'altro che ottimistiche: in settimana si sfonderà il muro dei 40 gradi con picchi fino a 42 nel Foggiano, nel Materano e nel Catanese. Neppure i rovesci e i brevi temporali su tutto il Nordest rinfrescheranno e riporteranno l'Italia a un clima più normale per il periodo in cui viviamo. 

 

 

 

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