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Oltre la tazza: il lato dei tè più amati tra proprietà ed effetti collaterali

di Paola Natali mercoledì 26 novembre 2025

3' di lettura

Il tè, dopo l’acqua, è la bevanda più consumata al mondo. Nato in Oriente più di 5.000 anni fa, oggi è parte della quotidianità di miliardi di persone. Che sia verde, nero, bianco, il tè è molto più di una semplice infusione: è un concentrato di molecole benefiche, cultura e ritualità. In Cina e Giappone il tè è considerato come una medicina quotidiana. Il tè nero è il più consumato in Occidente, mentre in Asia domina il tè verde. Fondamentale per gustare un buon tè la temperatura dell’acqua infatti se troppo calda “brucia” il tè.

Accanto ai numerosi vantaggi, contiene anche aspetti meno noti di cui è utile essere consapevoli. Tra i principali benefici del tè soprattutto quello verde, è tra le bevande più ricche di polifenoli e catechine, in particolare la famosa EGCG (epigallocatechina gallato). Queste sostanze infatti aiutano a: contrastare lo stress ossidativo, ridurre l’infiammazione, proteggere le cellule dai radicali liberi. Diversi studi suggeriscono che un consumo regolare di tè può  migliorare la funzionalità dei vasi sanguigni,  ridurre il colesterolo LDL. Il tè nero, grazie ai teaflavine, ha effetti simili a quelli del tè verde. Una caratteristica unica del tè è la combinazione tra caffeina e L-teanina, un aminoacido che promuove rilassamento senza sonnolenza.

Questa sinergia permette di migliorare la concentrazione, ridurre lo stato di stress. La caffeina e le catechine possono        accelerare leggermente il metabolismo e     favorire l’ossidazione dei grassi.

Gli effetti non sono miracolosi, ma possono supportare uno stile di vita attivo.

Alcuni polifenoli del tè agiscono come prebiotici, favorendo batteri intestinali utili. Il tè fermentato (come lo oolong o il pu’er) può avere un impatto ancora più interessante sulla flora batterica.

Pur contenendo caffeina, il tè non disidrata: contribuisce all’idratazione ed è una valida alternativa all’acqua per chi fatica a bere.  È importante però ricordare che il tè contiene meno caffeina del caffè, ma può comunque dare       insonnia, tachicardia, nervosismo, se consumato in quantità elevate o nelle ore serali. Inoltre i tannini del tè possono ridurre l’assorbimento del ferro non-eme (quello vegetale) quindi si deve prestare attenzione  per      persone anemiche e le    donne in gravidanza. Inoltre il  tè, soprattutto se infuso troppo a lungo, può risultare astringente e irritare chi ha gastrite o stomaco sensibile. Abbiamo diverse tipologie di tè anche se, quelli tradizionali, provengono tutti dalla stessa pianta la  Camellia sinensis.   Il tè verde è ricco di catechine, gusto erbaceo, ottimo antiossidante, il tè nero invece è  più ossidato con un  sapore più intenso, contiene più caffeina. Il tè bianco invece  risulta il meno lavorato, molto delicato con un  altissimo contenuto di antiossidanti. Il  tè oolong è intermedio tra quello verde e nero più aromatico e complesso infine il tè pu’er (fermentato) con un gusto terroso, ricco di batteri benefici e composti unici.

Il tè è quindi  una bevanda preziosa, ricca di antiossidanti, capace di migliorare concentrazione, idratazione e salute cardiovascolare. È un alleato del benessere quotidiano, ma non privo di aspetti da tenere in considerazione: caffeina, tannini e qualità delle foglie influenzano la sicurezza e i benefici finali. Consumare tè con consapevolezza permette di godere appieno della sua straordinaria ricchezza, culturale e salutistica.

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