Spesso si parla di vitamine e minerali senza soffermarsi su quelli che, pur presenti in quantità minime, sono indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo. Il selenio è un oligoelemento silenzioso ma fondamentale, che lavora costantemente dietro le quinte per proteggere le cellule e mantenere l’equilibrio di numerosi processi vitali. Anche se ne abbiamo bisogno solo in tracce, la sua assenza o il suo eccesso possono avere conseguenze significative sulla salute.
Dal punto di vista biologico, il selenio è essenziale perché entra a far parte delle selenoproteine, molecole coinvolte in importanti reazioni enzimatiche. Tra le sue funzioni principali spicca l’azione antiossidante, che contribuisce a difendere le cellule dai danni causati dai radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e di molte alterazioni metaboliche.
Il selenio sostiene inoltre il sistema immunitario, aiutando l’organismo a rispondere in modo efficace alle infezioni, e svolge un ruolo centrale nella funzione della tiroide, partecipando alla regolazione degli ormoni che controllano il metabolismo e il consumo energetico. Il suo contributo è importante anche per il mantenimento della salute di capelli, unghie e tessuti, grazie al coinvolgimento nei processi di rinnovamento cellulare.
L’assunzione di selenio avviene principalmente attraverso l’alimentazione e il suo contenuto negli alimenti dipende in larga parte dalla quantità presente nel terreno in cui vengono coltivati o allevati. Tra le fonti più ricche figura no il pesce e i frutti di mare, come tonno, sgombro, sardine, salmone e crostacei, seguiti da carne e pollame, in particolare manzo, pollo e tacchino. Anche le uova e i latticini forniscono un buon apporto di selenio, così come i cereali, soprattutto se integrali, e la frutta secca, tra cui noci e nocciole. Un ruolo rilevante è svolto dai legumi, che rappresentano una valida fonte vegetale di questo minerale: lenticchie, ceci, fagioli di diverse varietà, piselli, fave e soia contribuiscono in modo significativo all’assunzione quotidiana, apportando al tempo stesso proteine vegetali, fibre e altri micronutrienti essenziali.
Come accade per molti oligoelementi, anche per il selenio è fondamentale mantenere un equilibrio adeguato. Una carenza può compromettere alcune funzioni fisiologiche, mentre un’assunzione eccessiva e prolungata può risultare dannosa. Per questo motivo, una dieta varia e bilanciata rappresenta la strategia più efficace per garantire il giusto apporto senza rischi. In definitiva, il selenio dimostra come anche i nutrienti meno visibili possano avere un impatto profondo sul benessere quotidiano.