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Piero Pelù, la stangata dopo Sanremo 2020: "Boy scout di Licio Gelli"? Condannato a risarcire Matteo Renzi

Marco Rossi
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Piero Pelù, come riporta il Corriere della Sera in edicola lunedì 10 febbraio, dovrà pagare a Matteo Renzi ventimila euro. Il motivo della diatriba risale al 2014, quando Pelù aveva chiamato l'ex premier “il non eletto e boy scout di Licio Gelli” durante il concerto del Primo maggio a Roma. All'epoca, il rocker commentò così la vicenda: “Pagherò le conseguenze di quello che ho detto ma non me ne frega nulla. Questi ragazzi hanno bisogno di sentire qualcuno che dica certe cose. Ormai i mezzi di distrazione di massa sono compatti sulla propaganda. Ci vuole una voce fuori dal coro”. Per approfondire leggi anche: Matteo Renzi,l'ex moglie di Piero Pelù svela l'aiutino da 20mila euro Renzi una volta attuata la scissione con il Pd ha fatto scattare una querela accompagnata da un'ingente richiesta di danni. Proprio poco tempo prima di salire sul palco dell'Ariston, il rocker ha firmato a Firenze un accordo legato a vincolo di riservatezza con il quale risarcisce Renzi con 20mila euro, a fronte di una richiesta assai più alta.

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