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Il talk show politico muore di sera e risorge al mattino

Analisi dell'approfondimento mattiniero
di Andrea Tempestini domenica 22 dicembre 2013

2' di lettura

Tratto da "Complimenti per la trasmissione", il blog di Francesco Specchia. Il talk show politico è morto, viva il talk show politico.  Se è vero che l’ascolto dei salotti di prima serata si erode come una spiaggia troppo frequentata nell’afa d’agosto, è altrettanto vero che -proporzionalmente- i salotti omologhi della mattina registrino un’impennata d’ascolti di progressione inarrestabile. Non ne ho mai scritto perchè essendo gradito ospite - come cronista politico- di quelle praterie mi sentivo un po’a rischio d’obiettività. Epperò, i dati son dati. Per dire: Agorà, nonostante la dipartita del fondatore Andrea Vianello, con Gerry Greco alla conduzione e una squadra oliatissima (con qualche elemento prezioso scippato a La7) ha lievemente incrementato l’ascolto e mercoledì scorso ha registrato un 13.73% con punte di 2,6 milioni di  spettatori, share media 9,96. Certo , c’era l’effetto-Renzi, democristianeria allo stato dell’arte, unito ai forconi; ma allora perchè lo stesso trascinamento non vale per i programmoni serali? Se poi usate il suffisso «mattina» l’audience lievita, da sola, come un soufflè. Vale per Unomattina (18,10%), per  Rainews 24 con Di Mattina e Sky Tg24 Mattina: talk velocissimi, dove la formula è semplice e rasenta il banale: argomenti retroscenati, un buon conduttore, perfino gentile con gli ospiti i quali riescono ad articolare i discorsi senza incresparsi verso la rissa. Anzi, a volte gli ospiti stessi danzano nel solco d’una ironia lieve e poco consona alla politica, come nel caso di sabato scorso, con Paolo Guzzanti che incrociava le battute con la coppia Sabelli Fioretti/Lauro a Coffee Break mentre Tiziana Panella a stento tratteneva il riso che fa buon sangue e ottimo ascolto. Non l’avrei mai detto, ma la cura- Cairo, nel blindatissimo presidio giornalistico di Mentana sta producendo frutti inconsueti. Grazie a un aumento del +36% rispetto allo scorso anno il mattino di La7 votato all’agenda setting di governo e Parlamento passa da una media del 4,24%  fino al  5,15% medio di dicembre. Omnibus sale al 4.53%  (+8% rispetto a 2012), Coffee Break al 5,62% (+20% ), e L’aria che Tira al 6% con un eccezionale +118%, segno che Myrta Merlino & autori dovevano essere usati meglio e di più. La politica in tv va in crisi. Ma solo quando s’è fatta ’na certa...

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