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Cristina D'Avena, "piccantissima bomba virale" a Rieti: sul palco così, il delirio (e un sospetto)

Una piccantissima "bomba virale". Cristina D'Avena finisce ancora in copertina. Non per un suo insospettabile, arditissimo bikini, ma per un concerto sold out a Rieti. L'idola dei bambini anni 80, interprete di indimenticabili sigle dei cartoni animati, è da tempo la "regina" dell'amarcord, con esibizioni live da delirio collettivo. E proprio un suo evento nel capoluogo laziale ha acceso le polemiche. La 57enne cantante bolognese, simpatica e pure sensuale, sul palco ad ammaliare i presenti, e sotto 3.000 fan scatenati, come riporta La Stampa, "con un distanziamento ridotto, tra piazza Oberdan e piazza Mazzini". Molti, molti di più rispetto alle 400 persone ipotizzate alla vigilia. Insomma, siamo dalle parti di Salmo-Olbia o giù di lì, certo senza implicazioni politiche o di protesta contro il Green pass

Anzi, per accedere al concerto bisognava esibire proprio il certificato, ma resta il problema di un evento sovradimensionato e che, potenzialmente, rischia di diventare una "bomba virale" e facilitare il contagio anche tra persone vaccinate o comunque risultate negative all'ultimo tampone. "Dopo il rave del Viterbese - spiega il quotidiano torinese diretto da Massimo Giannini -, la paura è che eventi di questo tipo possano far risalire i contagi e, conseguentemente, ricoveri e decessi. Tanto più che il concerto di ieri, nella seconda serata della Fiera Mondiale del Peperoncino, non è un episodio isolato".

Lo stesso infatti era accaduto pochi giorni prima con Adriano Pappalardo, Briga e Michele Zarrillo. E tra i primi a cavalcare la polemica il sempre attivo deputato di Italia Viva Michele Anzaldi, che su Facebook denuncia: "Il ministero della Salute, la Regione Lazio, il Comitato tecnico-scientifico, la Prefettura e la Questura di Rieti diano pubbliche rassicurazioni ai cittadini sulle misure di sicurezza sanitaria previste per lo svolgimento della Fiera del Peperoncino".