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Di Martedì, Bocchino sbotta: "Mennuni presentata come una pirla"

Roberto Tortora
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A Di Martedì, talk politico e d’attualità di La7 condotto da Giovanni Floris, si discute ancora delle parole della senatrice Lavinia Mennuni, firmataria della proposta sul presepe obbligatorio nelle scuole e su cui si sono abbattute mille polemiche, dopo le dichiarazioni rese, sempre su La7, nella trasmissione Coffe Break lo scorso 28 dicembre sulle aspirazioni cool delle donne, che dovrebbero mettere la maternità al primo posto.

Questo l’intervento di allora della Mennuni: “La mia mamma mi diceva sempre: ‘Ricordati che qualsiasi aspirazione tu abbia - io volevo fare la politica a 12 anni - tu hai l’opportunità di fare ciò che vuoi, ma non devi dimenticare che la tua prima aspirazione deve esser quella di essere mamma a tua volta’. Secondo me questa è una cosa che anche noi donne della mia generazione (di 46-47 anni), dobbiamo ricordare alle nostre figlie, sennò il rischio che si genera è che in nome di questa realizzazione professionale, che io auspico e che io trovo che sia giusta, non dobbiamo dimenticare che esiste la necessità, la missione. La vogliamo chiamare così? Perché io penso che sia una cosa bella, di mettere al mondo dei bambini che saranno i futuri italiani. Noi dobbiamo aiutare le istituzioni, il Vaticano, le associazioni, la maternità a diventare di nuovo cool! Noi dobbiamo far sì che le ragazze di 18 anni, di 20 anni, vogliano sposarsi, che i ragazzi di 17, 18, 20 anni vogliano sposarsi e vogliamo mettere al mondo una famiglia”.


In difesa della senatrice, nell’ultima puntata di Di Martedì, c’è il direttore de “Il Secolo d’Italia”, Italo Bocchino: “Lavinia Mennuni l'avete presentata come una poveretta. Io, la mia prima aspirazione nella vita era quella di diventare padre e sono un padre felice. Lavinia Mennuni l'avete presentata come una pirla, ma è una che ha battuto Bonino e Calenda tutti e due assieme nel collegio”. Floris lo interrompe subito: “Io ho detto solo ‘parla la senatrice Mennuni’, poi se lei la considera una pirla per quello che ha detto la prego di non imputarlo a me”. Bocchino conclude: “Da una parte ci sono persone che hanno con loro la maggioranza degli italiani e dall'altra una piccola minoranza radical chic urlante, con a disposizione un po’ di stampa, che fa rumore. Se mettiamo dieci mosche in un barattolo fanno un ronzio tremendo”.

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