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Miss Italia? Adesso è in camicia, che cosa cambia (e perché)

Alessandra Menzani
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Miss Italia cambia look: il costume da bagno è cosa antica, preistorica ma soprattutto pre-MeToo, adesso la solfa è cambiata: la reginetta di bellezza si presenta sul palco vestita (quasi) come un’impiegata o un’avvocatessa. Camicetta e shorts. Fa un certo effetto e sta creando dibattito la rivoluzione del concorso che ora non va più in tv ma visse anni gloriosi grazie al patron Enzo Mirigliani e alla figlia Patrizia, che mette anima e corpo in questa manifestazione negli anni (ingiustamente) bistrattatata.

Oggi Miss Italia ha un nuovo dress code: nel corso dell’elezione di Miss Roma 2024, il costume ha lasciato spazio a pantaloncini corti e camicetta bianca. Un oufit indossato per la prima volta dalla vincitrice Beatrice Mazzoni. La novità sta dividendo: c’è chi pensa sia una scelta eccessivamente pudica, chi invece apprezza questa svolta sobria, che “protegge” il corpo delle donne. «A me le ragazze piacevano anche in costume da bagno e così sfileranno ancora nelle selezioni previste in riva al mare», dice Patrizia al Corriere, «mai Miss Italia ha sfiorato la volgarità, e rivendico la discrezionalità delle donne di poter vestire come pare a loro. Viva la libertà, l’unico criterio è il buon gusto. Mi è dispiaciuto quando si è associata la sfilata in costume da bagno a significati che non ci appartengono, mai la partecipante al concorso è stata una donna-oggetto!».

 

 

 

Parole sante. Ma possiamo fare giocare la fantasia e ipotizzare che in un futuro non troppo lontano il concorso di bellezza che ha consacrato, tra le altre, Sophia Loren e Miriam Leone, sarà ambientato durante le feste di Natale e che le pulzelle indosseranno tute da sci e passamontagna? Niente è escluso. Mette le mani avanti Patrizia: «Non è certo per pudore che facciamo mettere alle ragazze camicetta e pantaloncini, ma per esaltare le giovani d’oggi che studiano, lavorano, sono impegnate su tanti fronti. La bellezza della normalità! Fargli indossare capi alla moda è anche una maniera per dare visibilità ai nostri magnifici artigiani che creano per le grandi griffe senza mai finire sotto i riflettori. Confartigianto è da due anni parner del concorso. E sinceramente ...cosa c’è di più sensuale di indossare una camicia di taglio maschile con le maniche rigirate. Io la amo da sempre». Chissà se alle femministe e aibenpensanti questa rivoluzione piace o avranno da ridire. Perchè, come ben sappiamo, ultimamente non va bene niente. Dal 2019, dopo l’ondata del MeToo il concorso non va più in onda in tv, né in Rai né su La7 che la aveva adottato. «È un vero peccato», dice la Mirigliani.

 

 

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