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Dennis Quaid: "Sono trumpiano, volevano cancellarmi. Cosa penso di Meloni"

venerdì 13 giugno 2025

2' di lettura

"Discriminato perché trumpiano". Tutto il mondo è paese, quando si parla di spettacolo: chi non è di sinistra ha vita dura, di qua e d là dall'Atlantico. Lo sfogo è di Dennis Quaid, attore e musicista americano ospite del Festival di Taormina. Il 71enne interprete tra anni Ottanta e Novanta di film di successo come Salto nel buio, Great balls of fire e Qualcosa di cui... sparlare lo scorso anno è stato protagonista di Reagan - Un presidente sotto i riflettori, diretto da Sean McNamara, dedicato a un altro presidente americano che ha fatto impazzire i progressisti di mezzo mondo.

Nei giorni scorsi due grandi di Hollywood come Martin Scorsese e Michael Douglas sempre da Taormina avevano detto di essere delusi dall'elezione di Donald Trump. "La penso esattamente al contrario - ribatte Quaid -, sono davvero felice dell'elezione di Trump e penso che la storia lo dimostrerà. La presidenza di Trump è un punto di svolta, non solo per gli Stati Uniti, ma per il mondo intero, e ciò porterà a un mondo molto più buono e pacifico".

L'attore texano ha buone parole anche per il nostro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "È venuta negli Stati Uniti ed è meravigliosa e penso che abbia strappato anche un buon accordo commerciale sui dazi". Gli attacchi alla premier ricalcano quanto accade con Trump, sottolinea Quaid: "In America è lo stesso. Quando ho interpretato Ronald Reagan nel film di Sean McNamara, era il 2020 e c'erano le elezioni presidenziali, hanno cercato di cancellarmi. Ci hanno provato a cancellarmi in tutti i modi, mi hanno accusato di mille cose diverse e solo lui mi ha aiutato". 

"Reagan - aggiunge - era il mio presidente preferito. È stato lui a mettere la parola fine alla Guerra Fredda, e ha cambiato il mondo in meglio. Ci è voluto qualcuno con la reputazione di uomo di guerra, di un tipo molto duro per fare pace. Ed è sempre così".

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