Meghan Markle nell'occhio del ciclone. A riportare in esclusiva lo scandalo di cui si sarebbe "macchiata" la moglie del duca di Sussex Harry, è il Daily Mail. Il quotidiano britannico tira in ballo la marmellata As Ever ai lamponi, firmata proprio dalla Markle e venduta a 6,50 sterline come "artigianale". Peccato però che quest'ultima sarebbe in realtà prodotta in uno stabilimento a più di 2.000 miglia da Montecito.
Lo stesso, riporta la notizia-bomba, che cuce anche le tisane da 9 £ di Meghan Markle e l’orange blossom honey da 20 £. La Republic of Tea – nome tutt’altro che regale – ha sede a Larkspur, California (a 350 miglia da Montecito), ma è la sua fabbrica in Illinois, a 2.000 miglia di distanza, a sfornare i vasetti. Marmellata, tisane ed un’edizione limitata "strawberry & wild rose" legata alla fortunata serie Bridgerton.
Il vasetto nasce sì da una ricetta di casa - nulla di illegittimo insomma - ma la sua produzione è industriale. In ogni caso Meghan non intende fermarsi a questo. Con il suo marchio "American Riviera Orchard", la Markle ha già annunciato l’arrivo di altri prodotti. Tra questi il chutney (piatto della cucina asiatica), tè, oli e persino un vino. Anche quest'ultimo oggetto del polverone, visto che i compratori lo hanno definito più volte un "prodotto scadente" sia nel packaging che nella qualità. Per ora, dunque, non mancano le critiche, con tanti che contestano all'attrice statunitense la sola volontà di fare soldi a discapito dei consumatori.