Lo scorso 16 agosto ci lasciava Pippo Baudo all’età di 89 anni. Ora emerge un particolare clamoroso sulla sua eredità. Dina Minna, la storica assistente del conduttore, era parte integrante della sua famiglia allargata, l’amica fedele che lo ha accompagnato in vita negli ultimi 36 anni.
Al momento della dipartita del presentatore aveva esclamato: “Ho perso un padre”. E ora Baudo le ha riservato il gesto paterno più forte, inserendola nel testamento con una quota quasi identica a quella destinata ai figli Tiziana e Alessandro.
Ieri, poco prima delle 11 nello studio notarile di Renato Carraffa, nel centro di Bracciano, i due figli del presentatore sono arrivati insieme a Dina e ai due legali di Baudo, presenza che lascia ipotizzare donazioni o lasciti anche a loro. Due ore di procedure formali, poi un caffè tutti insieme al bar accanto e il rientro a Roma: un epilogo in tono familiare, quasi intimo.
L’eredità del “re della tv italiana” è stimata intorno ai 10 milioni di euro. Una cifra che nasce non solo dai cachet milionari – i 13 Festival di Sanremo condotti gli avrebbero fruttato circa 800mila euro ciascuno – ma anche dai diritti d’immagine, dagli spot pubblicitari e da un patrimonio immobiliare considerevole: terreni a Noto e Siracusa, proprietà a Roma, tra Prati e il Centro, per un valore stimato di 5 milioni. A ciò si aggiungono le partecipazioni in due società edili a Catania e Mascalucia. Nessuno, fino a ieri, conosceva le volontà scritte di Baudo.
Oltre ai figli – Alessandro, riconosciuto ufficialmente nel 2000, e Tiziana, nata dal matrimonio con Angela Lippi – c’è Dina. Custode silenziosa, sempre presente: al suo fianco nella camera ardente al Teatro delle Vittorie, accanto al feretro nel viaggio fino a Militello, paese natale dello showman. Tra i lasciti, non è escluso che figurino anche donazioni a terzi od opere benefiche, coerenti con la fama di uomo generoso e riservato. Grande assente ieri, l’avvocato Giorgio Assumma, l’amico fraterno che per primo aveva annunciato la morte di Baudo.