Vanessa Incontrada ancora contro Giorgia Meloni e governo. Partendo dal ddl Valditara e l'educazione sessuale nelle scuole, la conduttrice ricorda che "la sessualità fa parte di noi. È giusto far comprendere ai più giovani come si scopre, le problematiche che ci possono essere, quanto è bello il rapporto sessuale tra due persone, che siano dello stesso sesso o meno. Proveranno emozioni che non conoscono, che non hanno mai provato prima. Mi auguro che non passi, e lo dico: lotto contro questa cosa".
E poi ancora, intervistata da Vanity Fair, sempre sui diritti: "Non riesco a capire perché quasi nel 2026 siamo ancora a discutere sul matrimonio omosessuale e sull’aborto, che dovrebbero essere già in Costituzione. Mi arrabbio molto quando sento dire che l’aborto è un atto immorale, che lo dica poi una politica che dovrebbe rappresentarci... La libertà è nell’essere umano. E l’amore è amo".
Da qui la domanda sul premier, spesso oggetto delle sue critiche. "Mi spaventa, la sua ideologia non mi appartiene. Vengo da una famiglia di tradizione socialista, da una cultura, da un modo di vivere diverso da quello che vedo oggi. Non solo l’Italia, mi fa paura il mondo, che per tanti aspetti non riconosco più". Per Incontrada "il punto è che c’è qualcuno che vota queste persone, c’è chi vota determinate ideologie, ed è questo che non riesco a comprendere. Sapere che c’è un Vannacci che va in giro a diffondere certi messaggi mi spaventa, ho il terrore di ritrovarmi in mano a queste persone". Infine, nascondendo gli scandali che lo hanno coinvolto sotto il tappeto, la conduttrice dichiara la sua stima per Pedro Sanchez. "A me piace molto. Ha sicuramente i suoi pro e i contro, nessuno è perfetto, ma sono molto vicina al modo in cui sta rappresentando il Paese". E poco importa se la moglie del premier spagnolo è indagata per traffico di influenze e corruzione, il fratello rinviato a giudizio e il collaboratore accusato di molestie.