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Non è l'Arena, l'ucraino Maistrouk: "Per i prossimi 100 anni, noi e i russi...". Si scatena il caos, Giletti chiama la regia

Altro scontro nello studio di Massimo Giletti. Su La7 domenica 13 marzo Non è l'Arena ospita il giornalista ucraino Vladislav Maistrouk e Giorgio Cremaschi. I due in poco tempo perdono le staffe. "Se è possibile togliere delle armi ai russi, ben venga. Anche evitare l'arrivo di aerei russi andrebbe bene", dice Maistrouk continuando: "Avremo un rapporto speciale per 100 anni con i russi per tutti i morti civili e i saccheggi. Ci sono delle oscenità create dai russi". Frasi che vedono il sindacalista replicare: "Si può fermare questo conflitto evitando la terza guerra mondiale".

 

 

Il riferimento è la no fly zone, che nel caso venisse approvata, scatenerebbe la reazione di Vladimir Putin. "Ma se lei chiede la no fly zone, vuol dire che si scatena una terza guerra mondiale", ribadisce Cremaschi mentre l'interlocutore nega: "Nessuno vuole questa terza guerra mondiale. Il presidente ucraino ritiene che la Russia sta bluffando". "Ma cosa bluffando? Ma stiamo scherzando? Voi dite che bisogna rischiare la terza guerra mondiale perché sicuramente Putin sta rischiando? Ma siamo matti?", lo interrompe Cremaschi.

 

 

Immediata la replica del giornalista: "Quindi per voi noi non valiamo abbastanza per rischiare?". "Ma a voi non cambia nulla se anche noi finiamo sotto i bombardamenti", risponde il sindacalista. A fermare il continuo scontro, il conduttore costretto a chiedere aiuto alla regia: "Giovanni torna in studio per piacere". 

 

 

Qui il botta e risposta tra Giorgio Cremaschi e Vladislav Maistrouk a Non è l'Arena